Cronaca nera

"Cicciona, ti butto nel forno". La minaccia dello straniero

Ad Ancona, un pizzaiolo straniero di 52 anni è finito a processo per minacce aggravate: è accusato di aver minacciato di morte la compagna del titolare della pizzeria in cui lavorava, dopo che la donna lo aveva invitato ad indossare correttamente la mascherina

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La compagna del titolare della pizzeria in cui lavorava lo avrebbe rimproverato, invitandolo ad indossare correttamente la mascherina. E lui, per tutta risposta, l'avrebbe minacciata, sventolandole la pala davanti al volto e dicendosi pronto a gettarla nel forno. Protagonista della vicenda che arriva da Ancona è un cittadino straniero di 52 anni, finito nelle scorse ore davanti al giudice con l'accusa di minacce aggravate. Per una storia che, stando a quel che riporta stamani la stampa marchigiana, risale a quasi un quadriennio fa. L'episodio in questione si è concretizzato l'11 agosto del 2020 nella pizzeria del capoluogo marchigiano gestita dal compagno della presunta vittima di 27 anni, quando il lockdown era alle spalle ma persistevano ancora le limitazioni anti-Covid. Tra queste, quella di indossare correttamente la mascherina, in presenza di altre persone.

La ventisettenne, mentre era impegnata a servire ai tavoli, non aveva potuto fare a meno di notare come il cinquantaduenne extracomunitario stesse portando la mascherina sotto al mento. In una fase storica in cui il virus destava particolare preoccupazione, la giovane avrebbe ripreso il dipendente e lo avrebbe invitato ad indossare la mascherina nella maniera corretta. Un invito che il diretto interessato non avrebbe accolto tuttavia in maniera favorevole. Non avrebbe anzi nascosto il fastidio per il rimprovero ricevuto ed avrebbe minacciato la donna, apostrofandola. "Cicciona, ti butto nel forno e ti faccio dimagrire", la minaccia che le avrebbe rivolto, agitando davanti a lei la pala. Un'aggressione verbale che sarebbe stata all'origine della successiva colluttazione: il ventisettenne proprietario dell'attività commerciale avrebbe assistito alla lite e sarebbe intervenuto in soccorso della fidanzata, prendendo a pugni il proprio dipendente cinquantaduenne.

Alla luce di tutto ciò e dei quattro giorni di prognosi rimediati dal pizzaiolo straniero, sul banco degli imputati è peraltro finito anche il titolare della pizzeria: è a quanto pare stato accusato dal cinquantaduenne di lesioni aggravate. Quest'ultimo, dopo la rissa, avrebbe mostrato ai carabinieri intervenuti gli ematomi che gli avrebbero causato a suo dire i colpi del titolare, ma i militari dell'Arma hanno dichiarato in aula di non aver visto nulla di particolare. Ad "incastrare" il pizzaiolo, stando a quanto riportato dal sito AnconaToday, ci sarebbero al contrario le testimonianze di un cliente (che asserisce di aver visto "la pala sventolata davanti alla donna") e della suocera dell'aggredita.

"Gli ha detto di indossare la mascherina e il pizzaiolo le ha risposto: "Se non stai zitta butto te nel forno" - la testimonianza di quest'ultima - io stavo servendo ai tavoli".

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