Cronaca nera

Due accuse di violenza sessuale in ventiquattr'ore: il macabro record dello straniero

Un ventiduenne straniero, richiedente protezione internazionale, è finito in manette a Trieste dopo aver ricevuto due accuse di violenza sessuale. Avrebbe palpeggiato ed aggredito due donne diverse nel giro di ventiquattr'ore

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Due accuse di violenza sessuale in meno di ventiquattr'ore, che gli sono per il momento costate l'arresto e la custodia cautelare in carcere. Protagonista della vicenda che arriva da Trieste è un uomo di 22 anni originario dell'Afghanistan, risultato essere richiedente protezione internazionale, il quale dovrà tuttavia rispondere dell'accusa di violenza sessuale dopo la convalida del fermo avvenuta nelle scorse ore. Secondo quanto riportato dalla stampa triestina, tutto è iniziato pochi giorni fa su un autobus di linea in servizio nel capoluogo del Friulia Venezia Giulia, sul quale si è reso necessario l'intervento della polizia. Una donna avrebbe infatti riferito agli agenti giunti sul posto di essere stata vittima di molestie in prossimità della porta di uscita del mezzo. Secondo una prima ricostruzione, il ventiduenne straniero (risultato essere senza fissa dimora, al termine dei controlli) le avrebbe a quanto pare messo le mani addosso, palpeggiandola e cercando di violentarla.

Il peggio sarebbe stato evitato solamente grazie all'intervento dell'autista del mezzo, del controllore e di altri passeggeri, i quali avrebbero poi bloccato il giovane sino all'arrivo degli esponenti delle forze dell'ordine. Anche con l'ausilio delle immagini riprese dalle telecamere del circuito di videosorveglianza all'interno del bus, è stato dato riscontro alla denuncia poi formalizzata dalla donna. Al termine degli accertamenti di rito, per il cittadino straniero sono quindi scattate le manette e su disposizione del pubblico ministero è stato in un secondo momento trasferito presso il penitenziario locale, dove si troverebbe attualmente detenuto. La situazione dell'arrestato si sarebbe tuttavia aggravata a stretto giro di posta, in quanto è poi stato accusato di aver compiuto in precedenza un'aggressione simile anche ai danni di un'altra persona.

Nelle ore immediatamente precedenti all'episodio verificatosi sul bus infatti, una volante della polizia era già intervenuta nell'area di viale XX Settembre, a seguito di un'altra segnalazione di violenza sessuale. In quel caso specifico, qualcuno avrebbe aggredito una ragazza nell'atrio del palazzo in cui vive, mentre rincasava. A mettere in fuga l'aggressore sarebbe stata una vicina di casa della vittima, arrivata in suo soccorso dopo essersi resa conto di quel che stava accadendo. E secondo quanto ipotizzato, l'autore della presunta violenza sarebbe lo stesso giovane afghano protagonista dell'altro episodio: a confermarne l'identità sarebbe stata la stessa ragazza aggredita, sottoposta dagli inquirenti alla procedura del riconoscimento.

E alla luce di tutto ciò, il giudice ha convalidato il fermo disponendo la custodia cautelare ed accogliendo la richiesta del pm: a breve potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.

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