"La fatica degli ultimi due anni". Il biglietto d'addio alla famiglia di Ruffino

In un biglietto d'addio lasciato ai familiari i motivi che avrebbero portato Luca Giuseppe Reale Ruffino al suicidio: il punto sulle indagini e il cordoglio di Daniela Santanché e dei colleghi che avevano lavorato con lui

"La fatica degli ultimi due anni". Il biglietto d'addio alla famiglia di Ruffino
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Un biglietto d'addio per i suoi familiari in cui ha fatto riferimento agli ultimi due anni: è quanto ha lasciato Luca Giuseppe Reale Ruffino, presidente di Visibilia Editore, morto suicida lo scorso sabato nella sua abitazione milanese in Via Spadolini. Sono fonti giudiziare che hanno reso noto alla stampa il contenuto di uno dei biglietti che avrebbe lasciato alla famiglia manifestando tutta la sua stanchezza e fatica che lo avrebbe portato al gesto estremo.

Le indagini della Procura

Per non lasciare nulla di intentato la procura di Milano è a lavoro per capire se dietro al suicidio di Ruffino ci sia stata un'istigazione. L'ipotesi è tenuta in piedi così da poter effettuare l'autopsia e non escludere a priori alcuna pista e ombre su una morte sulla quale ci sono ormai pochi dubbi. Il manager, che da poco aveva spento sessanta candeline, era anche l'amministratore delegato della Torre dei Moro che due estati fa aveva subito un incendio. Ultimamente, invece, era intento nel salvare il gruppo editoriale di cui era diventato presidente e amministratore nell'ottobre scorso rilevando le quote dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè. L'unica certezza nel suicidio di Ruffino sono le scuse che ha chiesto a familiari e colleghi attraverso alcuni bigliettini, in uno dei quali ci sarebbe la motivazione del gesto di cui abbiamo appena parlato.

Le cattive acque in cui navigava la Visibilia non avrebbero nulla a che fare con il gesto estremo di Ruffino che ormai dal 2021 viveva con enorme stress e stanchezza: secondo gli accertamenti medici non soffriva di nessuna grave malattia ma soltanto di normali acciacchi tant'é che né i familiari e nemmeno il medico di base era a conoscenza di patologie significative. L'autopsia avverrà nei prossimi giorni ed è stata disposta dal pm Daniela Bartolucci. Inoltre, secondo altre ricostruzioni, non sembra che fosse in cura nemmeno per la depressione pur vivendo in una condizione morale non positiva: anche la compagna dell'imprenditore aveva avuto la stessa impressione poco prima che Ruffino si togliesse la vita a causa del tono di voce. La donna aveva quindi telefonato a uno dei suoi figli, Mirko, affinché potesse controllare il reale stato di salute del padre. Proprio lui, dopo varie telefonate senza risposta, si era precipitato in casa per poi trovare il corpo senza vita.

Il cordoglio di Daniela Santanché

"Daniela Santanchè e Dimitri Kunz d'Asburgo Lorena si uniscono al dolore della famiglia e dei collaboratori per la grave perdita di Luca Reale Ruffino": è quanto si legge in un necrologio che è stato pubblicato sul Corriere della Sera e porta la firma dalla ministra e del suo compagno. Oltre al ricordo della politica, sono numerosi anche i ricordi di amici e colleghi e tutti abitanti di alcuni dei tantissimi condomini gestiti da Ruffino tra cui figurano quelli di Visibilia Concessionaria srl e Visibilia Editrice srl. La gente che gli porge l'ultimo saluto ha sottolineato la bontà e la generosità del manager fondatore di Sif Italia: sono stati i suoi collaboratori assieme a dipendenti e dirigenti di Sif a dedicare un ricordo commosso di un "uomo gentile, sorridente, comprensivo e straordinario...

Mancherà a tutti".

La famiglia chiede silenzio

"Chiediamo rispetto e silenzio, al momento sono fondamentali": lo ha dichiarato Mirko Ruffino, figlio del presidente morto suicida. La famiglia ha deciso che nelle prossime ore divulgherà una nota.

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