Garlasco, il giallo degli accertamenti sulle gemelle Cappa. Si cerca la verità sul "sistema Pavia"

Nell’estate 2025 la Guardia di Finanza avrebbe compiuto accertamenti sulla famiglia Cappa, in merito all’anno 2017

Garlasco, il giallo degli accertamenti sulle gemelle Cappa. Si cerca la verità sul "sistema Pavia"
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Il 30 luglio 2025 i Gruppi d'Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Gico) della Guardia di Finanza di Brescia avrebbero chiesto “mirati accertamenti bancari” sui conti dell’intera famiglia Cappa, ovvero il padre Ermanno, la madre Mariarosa Poggi, il figlio e le figlie Paola e Stefania Cappa. Tuttavia, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, in una nota dello scorso settembre questi nomi - insieme a un altro - non compaiono, sebbene le analisi bancarie sarebbero state effettuate.

Per quale ragione le Fiamme Gialle avrebbero dovuto effettuare dei controlli sulla famiglia Cappa? Non è dato sapere, ma tutto sembra essere inserito nel contesto dell’inchiesta Clean 2 della procura di Brescia, che indaga sul cosiddetto “sistema Pavia”, ovvero un presunto scenario di corruzione che, stando alle accuse, non avrebbe risparmiato la magistratura. Tuttavia, nella trasmissione “Ore 14”, è stato sottolineato come l’opera dei Gico sia certosina e spesso più ampia del necessario: si è trattato di un eccesso di zelo come modus operandi?

Il nome delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, era balzato agli onori della cronaca a maggio 2025, quando era emersa la presunta testimonianza di un uomo, che avrebbe riportato de relato, la testimonianza di un’anziana che avrebbe visto Stefania Cappa gettare in un canale di Tromello, nei pressi della casa della nonna paterna, una grossa e pesante borsa. C’era stato anche un altro presunto testimone che avrebbe consegnato agli inquirenti degli attrezzi che affermava aver trovato nel canale.

Nello stesso giorno gli investigatori perquisivano la casa di Andrea Sempio, indagato nelle nuove indagini sul delitto di Garlasco, rinvenendo l’ormai celebre bigliettino con su scritto “Venditti gip archivia X 20.30 euro”. Il biglietto farebbe riferimento - questa l'ipotesi - a Mario Venditti - tuttavia la famiglia Sempio parla di un’annotazione relativa a marche da bollo - ovvero il pm che nel 2017 aveva chiesto per Andrea l’archiviazione e che ora è indagato all’interno di Clean 2.

Ma non finisce qui: come detto, insieme a quelli della famiglia Cappa, nella nota del Gico era presente un altro nome, ovvero quello del giudice Fabio Lambertucci, lo stesso che archiviò Sempio nel 2017. Anche questo nome non figura nella seconda nota di settembre, bensì figura quello di Venditti: c’è scritto che sui suoi conti bancari non risulterebbero anomalie.

Bisognerà attendere quindi per capire cosa accadrà: il biglietto dei Sempio sarebbe stato interpretato non alla lettera, ma come indicante 20-30mila euro.

La famiglia avrebbe effettuato dei movimenti per un totale di 43mila euro sul proprio conto, ma c’è anche chi sostiene che non sarebbero stati usati per fini corruttivi ma per pagare in contanti l’assistenza legale ricevuta.

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