La riunione condominiale, la rissa, le bastonate: 35enne ucciso a coltellate a Santa Margherita Ligure

Dopo la riunione di condominio il 35enne, forse in stato di alterazione psicofisica, avrebbe preso a bastonate il 58enne. Che ha risposto all'attacco accoltellando l'altro

La riunione condominiale, la rissa, le bastonate: 35enne ucciso a coltellate a Santa Margherita Ligure
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Lite condominiale sfocia nel sangue e si conclude con un omicidio. È successo nel corso della serata di ieri, sabato 19 agosto, a Santa Margherita Ligure (Genova), e a finire in manette è stato un italiano di 58 anni, tale Sergio Frisinghelli.

Cosa è accaduto

A indagare sulla vicenda sono i carabinieri della Compagnia di Santa Margherita e del Nucleo Investigativo di Genova. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'omicidio si è verificato al termine di una comune riunione di condominio.

Intorno alle ore 21, la vittima, il 35enne Alessio Grana, si sarebbe presentata alla porta del vicino di casa, il 58enne Sergio Frisinghelli. Fra i due sarebbe cominciato uno scontro verbale molto acceso. Armato di un bastone e, forse, in stato di alterazione psicofisica, il 35enne si sarebbe scagliato contro l'uomo più grande, riuscendo a colpirlo, e a quel punto il 58enne avrebbe estratto un coltello, rispondendo all'attacco.

La colluttazione, purtroppo, è terminata nel peggiore dei modi. Il 58enne ha infatti colpito il più giovane al torace, ferendolo in modo grave. Resosi conto dell'accaduto, l'uomo ha poi provveduto a contattare personalmente i soccorsi.

Le indagini

A raggiungere l'abitazione di via Costamezzana gli operatori sanitari del 118 e i carabinieri della stazione locale. Malgrado l'intervento dei soccorsi, non è stato possibile fare nulla per il 35enne, che è deceduto a causa delle ferite riportate. Il 58enne è stato invece trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Lavagna per essere medicato: la colluttazione, infatti, aveva provocato alcune ferite di entità lieve.

Il 58enne è stato poi ascoltato dal magistrato di turno che ha disposto nei suoi confronti l'arresto per omicidio volontario. L'uomo è assistito dall'avvocato Claudio Zadra. In questo momento si sta valutando la possibilità di invocare la legittima difesa. "Ho sentito che picchiava alle porte e quando ho aperto la mia mi è piombato in casa. A quel punto ho preso un coltello dall'armadio e l'ho colpito. Non volevo ucciderlo", ha dichiarato nel corso dell'interrogatorio Sergio Frisinghelli, artigiano e giardiniere descritto come una persona buona, impegnanto nella protezione civile.

Il 35enne era stato segnalato

L'uomo e il 35enne abitavano l'uno di fronte all'altro negli alloggi in convenzione del Comune. Stando alla ricostruzione dei carabinieri, dopo essere stato accoltellato al secondo piano, Alessio Grana sarebbe riuscito a scendere al piano terra e lì si è accasciato, proprio davanti al portone d'ingresso. Secondo quanto dichiarato dagli altri condomini, il 35enne era già stato segnalato sia alle forze dell'ordine che ai servizi sociali. Alcuni parlano di una situazione invivibile. "Ci minacciava e provocava continuamente", hanno dichiarato, come riportato dalle agenzie di stampa.

Quanto a Frisinghelli, i condomini sono increduli. "Sicuramente è stato provocato a lungo", è il commento ad Ansa di una signora.

"Si era rivolto ai carabinieri per i fastidi arrecati dal suo vicino di casa, Alessio Grana, più volte si era lamentato per il comportamento del giovane ma nessuno gli aveva dato ascolto. A volte i buoni quando raggiungono l'esasperazione possono esplodere", afferma invece un pensionato.

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