Proseguono le indagini per risolvere il caso dei due cadaveri rinvenuti a Villa Pamphili, nel cuore di Roma, nel pomeriggio di sabato. L'ipotesi attualmente più accreditata è che si tratti di una donna dell'est Europa e di sua figlia di meno di un anno, che vivevano senza fissa dimora negli anfratti del grande parco della Capitale. Sono 37, di cui 13 donne, i clochard censiti nel municipio XII di Roma in cui ricade villa Pamphili, sono di diverse nazionalità, tra le quali anche italiana, ma l'unità di strada che si occupa del territorio del municipio non avrebbe avuto negli ultimi tempi informazioni su donne incinte o con neonati. Per arrivare a una rapida identificazione, la Polizia di Stato ha deciso di chiedere aiuto alla cittadinanza diramando un identikit sommario della donna e e foto di alcuni tatuaggi.
Secondo quanto riferito si tratterebbe di una ragazza di età compresa tra i 20 e i 30 anni, con i capelli chiari e dai lineamenti caucasici, alta 165 cm e di peso 58 kg. Una ragazza minuta, quindi, che presenta tre tatuaggi abbastanza evidenti. Uno di questi, uno scheletro con un surf, si trova sulla parte esterna del braccio destro, all'altezza dell'omero, un altro all'interno del piede destro, vicino al malleolo, e poi un terzo sulla fascia addominale superiore. Questi ultimi due hanno motivi floreali. Sono tatuaggi molto particolari, che probabilmente per lei avevano un senso profondo ma che possono essere facilmente riconosciuti da chi dovesse averla conosciuta. Chiunque dovesse avere segnalazuioni o informazioni è invitato a chiamare il numero unico delle emergenze 112.
Dall'autopsia sul corpo della bambina è emerso che la piccola potrebbe essere stata strangolata il giorno prima che il suo corpo venisse ritrovato abbandonato in una sterpaglia di rovi. I prelievi del Dna, effettuati contestualmente all'esame autoptico, sono stati trasmessi ai laboratori della Scientifica, che dovranno confrontare i profili genetici con le banche dati, nella speranza di ottenere risultati. Alcune voci, raccolte all'interno della villa, parlano di un uomo visto correre con un fagotto in braccio nelle ore precedenti al ritrovamento della bambina.
Le verifiche, tuttavia, non hanno portato a nessun riscontro concreto. Per il momento non ci sono stati riscontri nemmeno nella visione delle telecamere di via di Donna Olimpia, dove si trova uno degli accessi al parco.