Cronaca nera

"Su Wojtyla solo bugie". La lettera misteriosa inviata a Pietro Orlandi

Pietro Orlandi mostra sui social una misteriosa missiva trovata dalla madre nella cassetta delle lettere e indirizzata a lui

"Su Wojtyla solo bugie". La lettera misteriosa inviata a Pietro Orlandi

Spunta una lettera indirizzata a Pietro Orlandi in cui lo si accusa di essere un bugiardo. A fare la scoperta è stata la madre dell'uomo, che ha trovato la missiva nella cassetta delle lettere di casa, sita tuttoggi in Città del Vaticano (la donna, infatti, vive ancora lì). Nella lettera, scritta a mano su un foglio bianco con grafia piuttosto disordinata, l'autore si rivolge a Orlandi come "Caro Pietro", e lo accusa apertamente: "Sei un bugiardo e lo sai!".

Gli attacchi e la difesa di Wojtyla

A motivare il gesto sembrano proprio essere state le recenti dichiarazioni riportate da Pietro Orlandi su presunti comportamenti tenuti dall'ex papa Karol Wojtyla. Evidenti la rabbia e la disapprovazione che traspaiono dalle righe messe nero su bianco. "Quelle vergognose allusioni nei riguardi di Papa Wojtyla non te le ha riferite nessuno, te le sei inventate te, ma ti sei screditato da solo", attacca il mittente della missiva. "Ho sempre supportato la tua famiglia, ma seguire piste suggerite da mitomani e persone notoriamente inaffidabili ha complicato le cose", si legge ancora.

"Il Vaticano è stato anche troppo paziente", prosegue chi ha scritto la lettera. "Adesso ti ha concesso la nuova inchiesta, ma su quali basi si svolgerà? Con i soliti documenti falsi sulla lista dei cardinali pedofili che di notte vanno a cercare le ragazzine assieme al Papa? Ti dovresti solo vergognare. Dovrai rispondere a Dio delle tue cattiverie. Saluti", conclude.

È un certo Luciano Dei a firmare la missiva, ma non è affatto detto che si tratti del vero nome dell'autore. Sulla busta della lettera, inoltre, compare un francobollo, ma non un timbro postale. È possibile che si sia trattato di un goffo tentativo di far apparare la missiva come inviata da lontano. In molti, in queste ore, si chiedono se non sia stato proprio un religioso, presente in Vaticano, a lasciare la busta nella cassetta delle lettere della madre di Pietro ed Emanuela Orlandi.

La reazione di Pietro Orlandi

Orlandi ha ovviamente messo a disposizione il contenuto della lettera a lui indirizzata, postandola sui propri canali social. "La stupidità di chi l'ha lasciata e presumo scritta è che voleva far credere che fosse stata spedita da altra città", ha commentato, "quindi fuori dal Vaticano, perché si è anche preoccupato di mettere un francobollo ma non c'è nessun timbro, quindi... Peccato lascia solo il nome Luciano Dei (sembra, ma probabilmente falso) e nessun contatto. Questa è la conseguenza di chi ha voluto giocare a fare il giornalista. Mi si può offendere come vogliono, non mi interessa, ma leggere 'il Vaticano è stato anche troppo paziente...' oppure 'dovrai rispondere a Dio delle tue cattiverie' ...beh".

La notizia del ritrovamento della lettera ha infiammato i social. In tanti hanno preso le parti di Pietro Orlandi, bollando l'invio della missiva come un gesto ignobile. Qualcuno, invece, fa notare all'uomo che non era il caso di riportare quella frase su Wojtyla ("ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case").

Orlandi, tuttavia, ribatte: "Sono certo che non andava a benedire le case, perché anche se di nascosto se ne andava a fare una sciata, non andava a benedire le case. Ora prendere questa cosa a pretesto è ridicolo. Dziwisz l'ha scritto nel suo libro che se ne uscivano di nascosto.

Quindi se vogliono i nomi di chi ha detto questo, bene, uno è Dziwisz".

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