Non è Rexal Ford. Ecco chi è l'uomo di villa Pamphili

L'accertamento è avvenuto grazie all'indagine della procura di Roma che sta lavorando in stretta collaborazione con l'FBI

Non è Rexal Ford. Ecco chi è l'uomo di villa Pamphili
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L'uomo di Villa Pamphili, arrestato in Grecia per l'omicidio di una bambina di sei mesi, che si è scoperto essere la figlia della donna trovata senza vita a breve distanza, ha fornito false identità agli agenti che l'hanno arrestato in Grecia e non solo. Il suo vero nome è Francis Kaufmann e non Rexal Ford e l'accertamento è stato effettuato nell'ambito dell'indagine che sta conducendo la procura di Roma in stretta collaborazione con l'FBI. L'uomo non utilizzava documenti falsi, come si potrebbe pensare, ma un documento vero, rilasciato regolarmente dalle autorità statunitensi dietro un'autocertificazione nella quale aveva inserito un nome falso.

Utilizzava queoll'identità per viaggiare e per presentarsi alle persone e pare fosse a Roma per cercare un produttore per un documentario che aveva intenzione di girare in qualità di regista e l'accertamento della sua identità permette di chiarire l'equivoco, perché sarebbe davvero lui il regista con quel nome. Tuttavia, pare che negli Stati Uniti abbia avuto problemi che lo hanno fatto cadere in disgrazia e il viaggio in Italia sarebbe servito a rilanciarsi in qualche modo, anche se ora tutte le sue prospettive sono cambiate. L'accertamento del vero nome dell'uomo potrebbe concorrere alla verità sull'identità dei due cadaveri perché, se fossero realmente sua figlia e sua moglie, di nazionalità americana come lui, basterebbe risalire ai registri per chiudere il cerchio. Tuttavia, anche si questo elemento ci sono dei dubbi al momento che dovranno essere chiariti. Secondo alcuni testimoni, la donna era conosciuta in zona con il nome di Stella.

"Mia moglie mi ha lasciato, è tornata con il suo ex fidanzato. Mi ha lasciato con la bambina perché non era più interessata ad essere madre. Ora sono tornato a Roma con la mia bimba e mi domando se tu potessi ospitarmi a casa tua, solo me e la bambina", avrebbe detto l'uomo in un messaggio vocale inviato a un suo amico italiano e pubblicato sul sito di Repubblica. L'audio sarebbe del 5 giugno, due giorni prima che venissero ritrovati i corpi, quando la donna era probabilmente già morta.

È probabile che verrà presto effettuato il test del Dna per verificare se la bambina fosse effettivamente la figlia biologica o dell'uomo o se, invece, fosse solo figlia della donna. In quel caso ci potrebbe essere un padre biologico che non sa nulla di sua figlia.

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