Cronaca nera

Madre giù da un ponte insieme al figlio di 4 anni: i corpi senza vita nel fiume

Una madre e suo figlio sono stati recuperati privi di vita in un torrente a Mostizzolo di Cles: i carabinieri sono al lavoro per ricostruire quanto accaduto

Madre si lancia giù da un ponte insieme al figlio di 4 anni: i corpi senza vita nel fiume

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Madre si lancia giù da un ponte insieme al figlio di 4 anni: i corpi senza vita nel fiume

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Il corpo di una donna di 41 anni, Veronica Amistadi, e del figlio di 4 sono stati recuperati nel torrente Noce: la madre col bambino si sarebbe lanciata dal Ponte di Mostizzolo a Cles, un volo di 90 metri che non ha lasciato scampo ai due. I soccorsi hanno richiesto un ingente spiegamento di uomini e mezzi in un luogo in cui si sono registrati in altre occasioni casi di tentativi di suicidio, riusciti, effettivi o presunti. Proprio a Mostizzolo di Cles infatti, per citare un caso noto, era stata ritrovata l'auto di Sara Pedri, giovane ginecologa di Forlì scomparsa nel 2021 dopo aver rassegnato le dimissioni all'ospedale di Trento.

All’1 di questa notte alcuni automobilisti, notando una vettura sul ponte con le luci di posizione accese e le portiere aperte con nessuno all'interno, hanno lanciato l’allarme, allertando i carabinieri di Cles, i vigili del fuoco sia di Cles sia di Trento, i vigili del fuoco volontari di Malè, Cis e Taio, il soccorso alpino, il personale sanitario, il gruppo speleologico e l’elisoccorso. Solo all'alba si è riusciti a recuperare i corpi dal torrente che si affaccia sulla Val di Non. Madre e figlio sono stati rinvenuti a poca distanza tra loro.

I carabinieri stanno indagando per ricostruire cosa sia accaduto: si ipotizza si tratti di un omicidio-suicidio, forse maturato in ambito famigliare, e si stanno cercando le eventuali ragioni che potrebbero aver spinto la donna a compiere questo gesto.

"Il luogo in cui è avvenuta la tragedia ha visto nel tempo alcuni suicidi - ha commentato il sindaco di Cles Ruggero Mucchi, che non è stato chiamato tuttavia durante le operazioni di recupero dei corpi, che si sono svolte senza intoppi grazie alla professionalità delle forze coinvolte - Il territorio cittadino sorge in una località con delle peculiarità geologiche ed è successo che, talvolta, le persone siano venute da fuori a compiere questi gesti. Questa donna non era di Cles, ma come ogni volta, com'era già accaduto in passato, per la nostra comunità è un colpo allo stomaco, anche se non conosciamo queste persone".

La donna, come ha riportato il Tgr Rai di Trento, era infatti originaria di Roncone ma residente a Trento. Pare avesse un bel lavoro e avesse fatto studi manageriali. Franco Bazzoli, sindaco di Sella Giudicarie di cui Roncone è frazione, ha spiegato al Tgr: "Di tragedie così la nostra comunità ne sta vivendo troppe. Quest'ultima è veramente senza spiegazione, era una ragazza a cui credo non mancasse niente. La conoscevo benissimo. L'ho vista qui domenica scorsa con il suo bambino.

Quando i carabinieri mi hanno chiamato questa mattina dicendomi il nome, non ho pensato che potesse essere lei, lo escludevo completamente".

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