
C'è un giallo che corre tra le vie silenziose di Bruzzano, alla periferia di Milano, e coinvolge una donna di 70 anni, Silvana Damato, trovata senza vita nella vasca da bagno della sua abitazione, al sesto piano di una palazzina al civico 8 di via Alessandro Bisnati, lo scorso venerdì. All'inizio si era pensato a un malore, ma poi lo scenario è cambiato. Dopo l'autopsia, che ha evidenziato segni sospetti sul corpo della vittima, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti.
L'appuntamento al bar
Venerdì 8 agosto Silvana, tabaccaia in pensione, aveva un appuntamento alla caffetteria Sun Strac, al Parco Nord. Ogni pomeriggio, a partire dalle ore 15.30, lei e suoi amici erano soliti giocare a burraco ai tavolini del bar, ma quel giorno la donna non si è presentata. "Già verso l'una e trenta ci siamo preoccupati, al cellulare non rispondeva", ha raccontato al Corriere della Sera Riccardo Pascale, 78 anni, che conosceva la pensionata. Non ricevendo risposta alle successive chiamate, verso il tardo pomeriggio, gli amici hanno deciso di recarsi a casa sua: "La bici, quella con cui si spostava regolarmente, era legata alla rastrelliera, segno che era in casa". Alcuni vicini hanno detto di averla vista rientrare con le buste della spesa attorno all'ora di pranzo. Sta di fatto che la donna non ha risposto neanche al campanello. A quel punto sono stati chiamati i Vigili del Fuoco.
Il cadavere nella vasca da bagno e i dubbi
Una volta entrati nell'appartamento, i pompieri si sono imbattuti nel cadavere della 70enne. Silvana era distesa nella vasca da bagno piena d'acqua, con il viso rivolto verso l'alto. L'autopsia, eseguita nella serata di giovedì 13 agosto, ha rilevato alcune tumefazioni attorno agli occhi e sul volto. Inoltre, come precisa il giornale di via Solferino, sono stati evidenziati dei segni sul collo che saranno approfonditi con ulteriori e successivi accertamenti. La procura di Milano ha disposto anche gli esami tossicologici, il cui esito sarà disponibile tra 40 giorni.
I dubbi
A gettare ombre sulla morte dell'ex tabaccaia ci sono una serie di dettagli apparentemente inspiegabili. Uno, in particolare, non è sfuggito agli investigatori: la porta dell'abitazione era chiusa con diverse mandate, ma le chiavi di casa non sono state trovate.
Qualcuno le ha prese? Se sì, chi potrebbe essere stato? I carabinieri, che indagano sulla vicenda, stanno passando al setaccio le telecamere di sorveglianza della zona per verificare gli spostamenti della vittima e di eventuali sconosciuti. Nei prossimi giorni saranno sentiti anche gli amici.