Morto Riccardo Laganà, consigliere di amministrazione Rai: aveva 48 anni

È morto improvvisamente Riccardo Laganà, consigliere di amministrazione della Rai. Nato a Roma nel 1975, è entrato nel Cda dell'azienda radiotelevisiva pubblica nel 2018, eletto dall'assemblea dei dipendenti. In quel ruolo era stato confermato a giugno 2021 ed è sempre stato attivo nel portare ai vertici le questioni delle maestranze. A stroncarlo pare sia stato un attacco di cuore contro il quale non si è potuto fare nulla.

Entrò in Rai nel 1996 come tecnico della produzione del Centro di Produzione di Roma ed è sempre stato molto attento alle esigenze dei lavoratori interni nonché alla mission dell'azienda. Nel 2011 ha creato la piattaforma web lndigneRAI, molto attiva anche su Facebook, con l'obiettivo di creare uno spazio aperto di ascolto e confronto sull'azienda e dibattere sulle principali questioni relative al servizio pubblico, in particolare in tema di lavoro. Amava ascoltare tutti i protagonisti della filiera produttiva della Rai, accogliere le loro proteste e le loro mozioni, valutandone di volta in volta l'impatto e l'efficacia. Per lui il servizio radiotelevisivo pubblico era quasi una missione, come dimostra la costituzione nel 2015 dell'associazione Rai bene Comune, di cui diventò presidente.

"Riccardo Laganà ci ha lasciati. Amico fraterno, collega generoso, difensore coraggioso del bene comune. Lascia nella famiglia, in tutti noi e nel servizio pubblico un vuoto incolmabile", scrive proprio l'associazione Rai bene Comune nell'annunciarne la scomparsa. "L'improvvisa scomparsa di Riccardo Laganà è un dolore profondo per tutta la 'sua' Rai, di cui è stato orgogliosamente parte e che ha rappresentato nel consiglio di amministrazione, dando voce a chi, con il proprio lavoro, fa vivere quotidianamente il servizio pubblico", dichiarano in una nota la presidente Rai Marinella Soldi e l'amministratore delegato Roberto Sergio a nome di tutto il Cda, del direttore generale e di tutti i lavoratori Rai.

"ha sempre rappresentato, con determinazione e fermezza, ma con lealtà e grandissimo senso di responsabilità, il punto di vista dei lavoratori Rai, per un'azienda che desiderava fosse realmente un punto di riferimento autorevole per i cittadini e per la quale si è sempre speso generosamente in prima persona", concludono.