Non ci sarebbero stati precedenti di violenza in famiglia. Non solo: non ci sarebbero stati dissidi né rancori precedenti di alcun genere al centro dell’omicidio avvenuto a Mesenzana, in provincia di Varese nella giornata del 15 novembre 2025. Nel pomeriggio di sabato però sarebbe scoppiato un violento litigio a causa dei gratta e vinci, il passatempo che, sembra, fosse coltivato da vittima e assalitore.
La vittima si chiamava Mariella Chiari e aveva 81 anni. Sarebbe stata accoltellata dal marito Renato Bianchi, 78 anni, con un coltello da cucina con il quale l’uomo avrebbe vibrato diversi fendenti, lasciando poi l’arma sul petto della donna. Che sarebbe stata ritrovata in questo modo, nel soggiorno di casa, dai soccorritori del 118 che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Bianchi è stato sentito dalla Federica Racanello, che coordina le indagini condotte dai carabinieri compagnia di Luino. L’anziano è stato tradotto nel carcere di San Vittore a Milano, struttura che gli consente le giuste tutele per prevenire eventuali gesti autolesionistici, che in questo caso vengono ritenuti probabili. Si cerca di capire se ci sia un movente dietro al gesto, oltre agli apparenti futili motivi della lite per il gratta e vinci.
Come ha fatto sapere in una nota il procuratore di Varese Antonio Gustapane: “La condotta è riconducibile, stante alle prime risultanze investigative, a futili motivi riferiti al vizio del gioco per i gratta e vinci. L'uomo, tuttavia, è apparso in una condizione di marcata fragilità psicologica, suffragata anche dalle stesse dichiarazioni rese al magistrato, in taluni passaggi frammentarie e carenti di coerenza logica”.
L’allarme sarebbe stato lanciato da alcuni famigliari che abitano al piano di sotto nella villetta in cui stavano i coniugi, mentre alcuni vicini avrebbero visto Bianchi urlare davanti all’abitazione. Avvenimenti insoliti dunque, rumori e grida, che avrebbero spinto a contattare i soccorsi. La vicenda ha gettato peraltro la comunità in un profondo sgomento, proprio perché non si erano registrati episodi di violenza o maltrattamenti in precedenza: la vita di Bianchi e Chiari era sempre apparsa tranquilla e riservata. Nessuno, pare, avrebbe quindi presagito questo epilogo.
Anche il sindaco Alberto Rossi parla di un fulmine a ciel sereno: “Siamo profondamente scossi, come comunità, per questa tragedia. Siamo vicini ai famigliari, di qualunque cosa abbiano bisogno siamo tutti a disposizione. Si erano trasferiti da qualche anno per stare vicini alla figlia e ai nipoti. Una famiglia molto riservata ma perbene, davvero non sappiamo immaginare cosa possa essere accaduto”.