I punti chiave
I sommozzatori dei vigili del Fuoco hanno recuperato dal fiume Bacchiglione, a Bovolenta (Padova), la vettura che si era inabissata lo scorso martedì mattina. Nell'abitacolo del mezzo c'era il corpo di uomo. Il cadavere non è stato ancora identificato, ma ci sono alte probabilità che si tratti di Alberto Pittarello, il 39enne accusato di aver ucciso con almeno 20 coltellate la compagna Sara Buratin e del quale si erano perse le tracce da 48 ore.
Il recupero del corpo
Il furgone si trovava a circa sette metri di profondità. La piena del fiume ha complicato il lavoro dei sommozzatori che, nel primo pomeriggio di oggi, sono riusciti con un sistema Siacs (Sistema immersione Alimentato e Controllato dalla Superficie) a calarsi e ad agganciare il furgoncino. A bordo del mezzo c'era il cadavere dell'uomo. La salma è stata estratta dall'abitacolo e trasportata, con tutte le cautele del caso, sulla sponda del torrente. Sul posto erano presenti il medico legale, il comandante del Nucleo Investigativo di Padova, il maggiore Enrico Zampolli, i carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco con il capitano Domenico De Luca e il sindaco di Bovolenta, Anna Pittarello. Lungo l'argine è stato trovato anche il cellulare di Pittarello. Versomilmente, ipotizzano gli investigatori, il 39enne lo ha lanciato fuori dal finestrino prima di inabissarsi con il furgone.
Le parole del sindaco
"Nel dolore immenso che provoca il rinvenimento del corpo di una persona - ha detto a Padova Oggi il sindaco di Bovolenta Anna Pittarello - siamo arrivati all'epilogo di questa triste vicenda che ha sconvolto il mio paese.
Rinnovo ad entrambe le famiglie la mia massima solidarietà e vicinanza, con la speranza che situazioni di questo tipo non debbano più verificarsi. Confermo che il giorno del funerale di Sara a Bovolenta sarà proclamato il lutto cittadino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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