
Preso a testate ed inseguito, a quanto pare per uno sguardo di troppo. Questa la disavventura occorsa pochi giorni fa ad un ragazzo di 17 anni. L'episodio in questione, riportato oggi dal quotidiano La Nazione, si è verificato a Castelfiorentino (una cittadina facente parte dell'area metropolitana di Firenze, non Toscana) lo scorso sabato. L'aggressore, stando a quanto riferito dal genitore dell'aggredito, sarebbe un cittadino straniero già noto alle forze dell'ordine. “Mio figlio, minorenne, è stato aggredito ed inseguito da una persona adulta che già in passato si era segnalata per intemperanze. Stava salendo dal piazzale verso la parte alta di Castelfiorentino, per incontrare un'amica con la quale stava parlando al telefono. Ad un certo punto ha incrociato un uomo di circa trent'anni, già noto in città, probabilmente ubriaco – ha raccontato il padre del giovane aggredito – quest'ultimo credeva che mio figlio stesse parlando con lui e lo guardasse, quando in realtà aveva le cuffiette e stava semplicemente guardando avanti verso il percorso da seguire”.
ll trentenne straniero avrebbe iniziato ad inveire contro il minore, chiedendogli se lo stesse guardando e perché stesse parlando con lui. E a nulla sarebbero valse le spiegazioni del ragazzo, in quanto la situazione sarebbe presto degenerata: l'adulto, per tutta risposta, avrebbe infatti rifilato al giovane una testata in piena fronte. Un colpo inaspettato, che lo avrebbe fatto cadere a terra tramortito. Non è tutto: il giovane sarebbe infatti stato poi costretto a darsi alla fuga, mentre l'aggressore lo inseguiva. Un inseguimento che sarebbe durato per qualche minuto, sino alla piazza principale di Castelfiorentino e all'arrivo del padre da lui stesso messo nel frattempo al corrente di tutto. Il ragazzo, a quel punto, è stato precauzionalmente accompagnato al pronto soccorso dell'Ospedale San Giuseppe di Empoli per gli accertamenti medici del caso, rimediando una prognosi di cinque giorni.
E lunedì scorso, padre e figlio si sono recati presso la caserma locale dei carabinieri per sporgere denuncia: il tema della sicurezza è particolarmente avvertito a quelle latitudini, con la sindaca Francesca Giannì che aveva annunciato 19 ordini di allontanamento nei confronti di altrettanti soggetti (dovuti al provvedimento prefettizio di applicazione dell'art 2 TULPS) e la capogruppo della Lega Susi Giglioli che aveva espresso le proprie perplessità nei confronti della reale efficacia delle azioni in questione, puntando il dito contro l'assenza di "Centri di rimpatrio per chi delinque" e un presidio h24 (chiedendo provvedimenti più incisivi). “Con le leggi attuali le forze dell'ordine hanno le mani legate, nonostante l'impegno di polizia e carabinieri - lo sfogo del padre del giovane aggredito - servirebbe indubbiamente un intervento a livello legislativo in chiave nazionale.
E' un problema non da poco, ma serve comunque uno sforzo ulteriore. Perché non è possibile essere aggrediti di sabato sera, così all'improvviso, da una persona già nota alle autorità. Quel che è successo a mio figlio, sarebbe potuto capitare a chiunque”.