
Gentile Direttore Feltri, a Nettuno, Roma, una donna ha ammazzato l'ex. I giornali hanno dato la notizia, ma chissà perché, quando la violenza è usata dalla donna contro l'uomo, tendiamo a passarci sopra, a dare poco rilievo ai fatti, quasi a pensare che, in fondo, lui si sia in qualche modo meritato quello che ha subito. Lei ha questa stessa impressione?
Giacomo Pastore
Caro Giacomo,
non si tratta di una mera impressione, bensì di un modo collettivo di pensare e di vedere la realtà. Fare della violenza qualcosa che appartiene esclusivamente al genere maschile ci porta a non essere giusti ed equi, in quanto essa non è affatto appannaggio del maschio il quale la agisce ai danni della femmina, piuttosto è insita in ogni essere umano, quantunque la sinistra insista con questa narrazione deformante del maschio, tesa ad avvalorare lo stereotipo dell'uomo pericoloso, brutale, molestatore, ma anche inquinatore, dominatore, inventore di ogni tipo di sopraffazione. Insomma, il politicamente corretto impone di assumere questo atteggiamento di ostilità e di critica feroce nei riguardi del genere maschile tutto, fomentando la guerra tra i sessi e soprattutto trasformando lui in un carnefice perfetto, che non può mai, in nessun caso, essere bersaglio di odio e violenza, essendone generatore. Brutti tempi corrono per noi maschietti. E sembra che tali tendenze stiano addirittura peggiorando, finiremo con l'essere giustiziati in pubblico senza processo, soltanto su segnalazione di qualche signora.
La donna di cui scrivi nella tua lettera era conosciuta sia ad Anzio, dove gestiva un bar insieme all'ex marito macellato, che a Nettuno per i suoi modi poco cortesi, ricorrendo agli eufemismi, verso il coniuge, che veniva maltrattato da sempre. L'omicidio non è che l'apice di una spirale di angherie, umiliazioni, sopraffazioni, violenze verbali e fisiche che hanno appunto raggiunto il punto culminante con l'accoltellamento dell'uomo, che era pure padre di una bimba di sette anni, nata da questa relazione malata, bambina che ora si ritrova orfana, avendo il babbo al cimitero e la mamma in carcere. Dobbiamo domandarci perché la violenza femminile sugli uomini non venga indagata in Italia. Non esistono dati approfonditi sul fenomeno, numeri, statistiche, ma questo non significa che non esista. Si tratta di una tipologia di crimine sostanzialmente sommersa, purtroppo, a causa di un sentimento di vergogna che provano gli uomini nel dichiararsi vittime di mani femminili. Essi, per di più, sanno che molto difficilmente verranno creduti, più agevole che vengano derisi, proprio a causa del pregiudizio che vuole lui sempre reo e mai martire, sempre abusante e mai abusato. Quando vengono registrate cronache come questa, che contraddicono preconcetti cristallizzati e difesi strenuamente dalla sinistra, è molto più comodo fischiettare, girarsi i pollici e non commentare. Fingere dunque che questi fatti non siano avvenuti.
Caro Giacomo, non vedrai mai gente scendere in piazza in difesa del maschio vituperato. Rassegnati. Egli sarà ancora fatto oggetto e bersaglio di odio e di ferocia e questa sarà considerata, come tu rilevi, opera buona e giusta. Oggi è virtuoso dare addosso al maschio.
E chi intende accreditarsi in certi ambienti e circoli conviene che aderisca a tale visione e si adegui a tale prescrizione morale, a prescindere dal suo sesso. Grave parlare soltanto di «femminicidio» e non parlare anche di «maschicidio» quando ad ammazzare lui, nell'ambito di una relazione di coppia, è lei. La parità dovrebbe consistere pure in questo. Non trovi?
Si, ma un'organo di informazione, non dovrebbe seguire solo la logica del profitto, o no.
La deontologia non esiste piu'?
Per la violenza conosco personalmente gente picchiata dalla moglie insieme al ganzo, e buttato fuori di casa.
Quasi nessuno denuncia, per vergogna e perchè non creduti, sentito in tv da avvocatessa del ramo.
Forse se ti informi vedrai che la cifra e' molto diversa.
Ma sono in rapporto 1 a 10 rispetto ai femminicidi ed alla prevalente prepotenza maschile sulle donne. Viviamo ancora in una società dove le donne sono svantaggiate, tropo spesso molestate, abusate e uccise. E dire questo evidentemente da ancora fastidio a qualcuno che vuol negare l'evidenza.
Per dati precisi devi cercare in ambito familiare tra i due cognugi.
la violenza sugli uomini in ambito familiare e' 39% sulle donne del 26% donne uccise dal marito 59, uomini uccisi dalla moglie 39 dati ufficiali del 2020 gli ultimi disponibili.
Niente da fare.
Lei non tiene in minima considerazione il fatto che ci sono centinaia di uomini che si suicidano per i comportamenti di questi "angeli" (come felini, tanto belli quanto pericolosi).
Di questo non se ne parla, ma ci sono centinaia di casi che potrebbero essere assimilati a istigazione al suicidio, uomini privati di tutto o traditi e derisi che per la vergogna, il dolore e i giudizi della società decidono di farla finita.
Ma a le che le frega, segue la narrazione, minimizza, si addentra nei meandri del benaltrismo, del si però anche loro ecc..
Ormai le donne sono considerate come minorenni quando fa comodo alla società, anche se maggiorenni sono impunite.
Direi che centri antiviolenza per uomini ce ne sono, ad esempio ho letto sui giornali di uno di questi a Gorizia.
E a conferma di quanto ha descritto, informo che al momento non c'è nessun giudice che ha le palle per condannare una donna (a causa della mia ex ho 6 punti di invalidità , in quanto durante un accesa discussione, in modo isterico con un pugno mi ha danneggiato in modo irreversibile la capacità uditiva dell'orecchio sinistro)
Inoltre, è sufficiente che la "signora" si dimostri affranta e piagnucolante in tribunale , per avere la meglio (ovviamente deve essere di sinistra)
Accaduto in passato con minaccia al coltello, brandito in aria e con minaccia di ammazzarmi durante il sonno.
Mollata seduta stante, tra pianti e scene isteriche, ho dovuto cambiare posteggio alla macchina perché me l'aveva fatta danneggiare da un suo "amichetto".
Denucia?
Ma scherziamo, se la ridono tutti, anche se avrei dovuto, ma era la mia parola contro la sua, e quando fanno così sono considerate alla stregua di un minorenne, protette, possono agire come vogliono e rovinarti, e non ero ancora nell'epoca patriarcale... oggi figuriamoci.
Concordo, pero' si sente sempre di femminicidi, Come mai?
Si, ma un'organo di informazione, non dovrebbe seguire solo la logica del profitto, o no.
La deontologia non esiste piu'?
Non solo, lei ha dimenticato che spesso in queste case ci vivono con altri ganzi, che però non risultano domiciliati da loro per paura di perdere l'assegno, quindi il poveraccio si ritrova un nuovo "padre" per i suoi figli, che vengono affidati sempre ovviamente alla ex, e deve pagare per mantenere una donna che è già mantenuta dal nuovo fidanzato, che è poi spesso quello con cui avevano un rapporto anche da sposate.
Uno che fa, se non ha un botto di soldi va a fare elemosina da amici e poi si butta sotto un ponte o si da all'alcol, fino a che non perde tutto.
In questo modo, ovviamente, si assicurano una situazione di infelicità
Vedo che qui qualcuno è sveglio... perfetto il suo commento, già visto avvocati sconsigliare ad amici il divorzio perché dovevano prepararsi a perdere tutto, nonostante lei tradisse e la cosa si sapesse pure al lavoro.
In un caso un avvocato di grido ha detto a un mio caro amico che avrebbero vinto la causa al 100%, me che gli sarebbe costato 20k, al che ha rinunciato, non li aveva.
Quindi o ti metti in mano a un avvocato normale che però ti farà perdere degli averi inevitabilmente, o un avvocato di lusso che ti farà vincere ma ti prosciuga il conto.
Alternative non ce ne sono, o meglio... basta non sposarsi ed essere molto scaltri, fare come gli americani col prenup.
Lo so perfettamente, il patto prenup qui in Italia è illegale, purtroppo, io intendo dire che uno, sposandosi, deve prendere le opportune precauzioni, ovvero affidarsi a un avvocato per una consulenza e chiedergli, dicendogli qual è la sua situazione patrimoniale, quali sono i rischi e le mosse che può fare preventivamente per tutelarsi, nei limiti almeno del possibile.
Questo si può fare, non è sicuramente contro la legge, e ti mette al riparo da eventuali sorprese, certo nei limiti del possibile, ma oggi giorno qualcosa si deve fare se si è uomini, altrimenti rischi di rimanere con un cerino in mano in mezzo alla strada.
qualificare il genere responsabilizzando uno o l'altro come autore discriminatorio ?
La violenza nasce alla base ,nelle famiglie e conosciuta quale "bullismo" .
Una persona che ne ha subito a partire da bambino,
ne conosce perfettamente i poteri e sintomi della situazione.
Oggigiorno , tutto si può considerare bullismo,
come negli sport che regnano gli scontri per regnare.
Uno schifo vero e proprio che purtroppo fa
da scudo anche nelle sentenze giustizialiste.
Troppa liberta' produce scompenso di ragione e la maleducazione
abbinata al rispetto, ha come traguardo un mare di lacrime.
In alcune aree del mondo le donne sono oggetti di proprietà del maschio.
Lo sottolineate sempre con massicce campagne stampa!!!
In occidente, fino a quache tempo fa le donne erano usate solo per "figliare" e badare alla casa.
Non le facevamo neppure votare.
E per molti uomini non è facile cambiare opinione, soprattutto quando si è conservatori
e poco propensi all'evoluzione.
Nella tua di evoluzione, mi sembra di capire che ti sei arenato sul patriarcato, non vedo cosa vi sia di attinenza in essere conservatori con un'opinione personale, stiamo parlando di comportamento umano, non politico.
Essere conservatori rispecchia un modo di pensare ben definito.
Noni dica che non ci aveva mai pensato. E poi tutto è politica, anche come fai colazione... ;)
Forse per lei, per me' no, certe idee si creano quando manca la capacita' di vedere obiettivamente il problema senza lasciarsi influenzare delle propie idee (fissazioni) personali.
Non vi vedo nessuna attinenza tra un omicidio e la politica, questi sono casi (clinici) non politici.
Mi spiace ma lei fa il classico errore, classificando quei casi come clinici.
Capisco che é più rassicurante pensare che si tratta di quattro pazzarielli, per poi scoprire che anche il collega maltratta la moglie.
Non sono casi clinici, altrimenti dovremmo ingabbiare intere popolazioni.
Piuttosto é conseguenza di un modo di pensare la donna, magari imparato dai propri padri o nonni
Vedo che continua nel non voler capire, molti uomini e donne durante la loro unione si sono trovati in difficolta di comprensione reciproca e di incompatibilita' caratteriale, non tutti sono diventati omicidi/e perche'? perche sono piu razionali, quelli che commettono omicidi verso il propio compagno/a sono solo casi clinici, altrimenti seguendo il suo ragionamento, siamo tutti dei pazzi, non le sembra un po' illogico il suo ragionamento. L'errore e' suo classificando questi omicidi come il risultato di una cultura patriarcale, completamente illogico.
Mi perdoni ma n9n posso lasciar passare il suo messagio.
Non si tratta di casi clinici ma di persone perfettamente consapevoli e razionali, guidati da un modo di pensare ben radicato. Pensi a quei genitori che hanno ucciso la figlia che si rifiutava di sposare uno sconosciuto, in nome della loro cultura tradizionale.
La prova inoltre é che nessun avvocato difensore invoca l'infermitá mentale, che nessuna toga concederebbe
Ho capito solo che lei non vuole capire, la sua e' una fissazione, non puo' paragonare un omicidio compiuto da un padre su una figlia, non italiani ma di una cultura che con la nostra non a nessuna attinenza, si sta arrampicando sugli specchi. Ieri anche il Giornale riportava la notizia di un tentato omicidio di una ragazza da parte del suo ex, con diverse coltellate alla schiena, tale individuo era agli arresti domiciliari perche' in passato aveva gia' causato danni alla ragazza con l'acido, e' fuggito dai domicioliari per accoltellarla. Secondo lei non e' un caso (clinico) la persona in questione? Si faccia delle riflessioni, se ci riesce.
Nonostante secoli prima ci fosse stato l'Illuminismo, Darwin con l'Evoluzionismo,
e pure la scoperta dell'America, la radio, la televisione e pure la gomma americana,
noi Italiani continuavamo ad ammazzare la moglie traditrice o che ci lasciava,
con la protezione dell'ordinamento giudiziario, (fatto da noi maschi). Non è cambiato molto da allora, gli eventi e i fatti di cronaca lo confermano,
l'unica differenza e che ora ti becchi l'ergastolo.
Nessuna denuncia, per vergogna, uomini rovinati economicamente e nella vita, umiliati, buttati fuori di casa, minacce pesanti operate da uomini loro accoliti nei confronti di mariti, padri e fidanzati, vandalizzazione di auto e moto, avvocati e quant'altro.
Non esiste solo la morte, ma anche l'ergastolo per uomini che da un certo punto in avanti dovranno andare a umiliarsi al pane quotidiano perché la ex gli ha tolto tutto, uno che conosco costretto a dormire ospite da amici, tutto in una notte.
Ma non se ne parla mai.
Questo è il risultato.