Cronaca nera

Il pipistrello, la Bestia, gli aforismi di Satana: tutte le follie dietro l'omicidio di La Spezia

La storia di Alfredo Zenucchi, che ha ucciso la moglie Rossella Cominotti in un presunto progetto di omicidio-suicidio fallito

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Il pipistrelllo, la Bestia, gli aforismi satanici: quelle follie dietro l'omicidio di La Spezia

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Quella roba qui risale a vent’anni fa, quando mi sono interessato a qualcosa, ma non sono uno sfegatato satanista”. Sono le parole con cui descrive i suoi tatuaggi Alfredo Zenucchi, che lo scorso 6 dicembre ha ucciso la moglie Rossella Cominotti in un presunto progetto di suicidio di coppia fallito, diventato però un omicidio. L’uomo si trova in carcere a Massa.

I tatuaggi di Zenucchi, come riporta il Corriere della Sera annoverano un pipistrello sul fianco destro, due pentacoli, tra cui uno rovesciato sul collo, una scritta satanista e il 666, ovvero il numero della Bestia. A questo si aggiungono le fanpage che l’uomo seguiva su Facebook, “Aforismi Satanici” e “Angel’s White’s and Black’s Warrior’s”. “In camera da letto non è stato trovato nulla che facesse pensare a riti satanici” ha illustrato però l’avvocato Alberto Rimmaudo, che lo sta seguendo.

Tra gli effetti personali sequestrati a Zenucchi, alcuni ritrovati nella camera d’albergo in provincia di La Spezia, dove la coppia si trovava da inizio dicembre, c’è la fede nuziale, quell’anello che lui e Cominotti si erano scambiati lo scorso marzo a Bonemerse. "Ci tenevo moltissimo, perché ci sono incisi il nome di mia moglie e la data del nostro matrimonio” ha detto.

Nella storia dell’uomo c’è un passato di droga. Dopo la licenza media, Zenucchi aveva iniziato a lavorare in una fabbrica tessile, ma a causa di “amicizie sbagliate, ho cominciato con le canne poi mi sono stordito con la droga e sono finito nelle comunità”. L’avvocato ha spiegato che il suo assistito è stato in diverse strutture per il reinserimento lavorativo, tra cui l’ultima, la cooperativa Il Cerchio di Cremona, dove era operaio e facchino. Si impegnava, si mostrava come un uomo tranquillo, a detta delle persone che avevano lavorato con lui.

Poi aveva rilevato un’edicola in perdita proprio a Bonemerse, “Il Cartolaio Matto”, fidandosi, come precisa il legale, si alcune persone. Ogni tanto indulgeva, per sua stessa ammissione, nel consumo occasionale di eroina, acquistata sempre dallo stesso spacciatore. In uno dei tentativi falliti di suicidio di coppia, ha rivelato Zenucchi, lui e Cominotti si sarebbero iniettati la droga intramuscolo.

Il suicidio avrebbe rappresentato per loro “una sorta di rinascita insieme”, ma la famiglia di lei non è d’accordo. Lapidaria su Facebook la cugina di Rossella Cominotti, Nicoletta Belletti, che chiama Zenucchi “infame verme”: “La giustizia per Rossella noi la dobbiamo urlare. Lei non aveva nessuna intenzione di uccidersi”. Zenucchi ha chiesto al suo legale di poter rivedere la moglie.

Rimmaudo l’ha trovato come “un uomo stanco, provato, sicuramente arrabbiato per non essere accanto a sua moglie”.

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