Cronaca nera

"La procura ci ha negato le immagini". Parla l'avvocato della madre di Kataleya

Il legale della madre della piccola Kataleya, la bimba scomparsa dall'ex-Hotel Astor di Firenze il 10 giugno 2023, aveva chiesto alla procura di poter visionare le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona. La richiesta sarebbe stata respinta

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La procura di Firenze avrebbe negato alla madre di Kataleya Alvarez la possibilità di visionare le immagini registrate dalle telecamere del circuito di videosorveglianza della zona dell'Astor, respingendo la richiesta avanzata dalla donna alla ricerca di eventuali dettagli per far luce sulla scomparsa della figlia. Lo ha fatto sapere il legale di Katherine Alvarez, non nascondendo l'amarezza per la decisione degli inquirenti. Domani saranno trascorsi dieci mesi dalla sparizione della bambina di 5 anni che viveva insieme alla mamma e al fratello nell'ormai celebre ex-albergo (allora occupato abusivamente) del capoluogo toscano. Le indagini stanno proseguendo, fra passi avanti e battute d'arresto, ma la svolta più volte auspicata dagli stessi investigatori non è fin qui arrivata. Qualche giorno fa, Katherine Alvarez aveva richiesto di vedere le riprese dei filmati, nella speranza di poter cogliere qualche dettaglio o di riconoscere qualche volto.

Per una richiesta che, stando a quanto riporta oggi il quotidiano Il Tirreno, è stata negata. I magistrati l'hanno a quanto pare ritenuta inopportuna, in questa fase dell'indagine: le copie sono ancora a disposizione di chi indaga. "Avevamo chiesto di poter prendere visione delle registrazioni delle telecamere di sicurezza che nelle ore in cui c'è stata la sparizione avevano ripreso quelli che uscivano e entravano dall'hotel - ha dichiarato a tal proposito l'avvocato Antonio Petroncini - in parte Katherine queste riprese le aveva già viste presso gli uffici della polizia giudiziaria, ma aveva piacere di poterle rivedere dall'inizio, tutte quante e con calma, nella speranza di riconoscere qualcuno. Abbiamo fatto istanza, dopo non pochi giorni mi hanno risposto dicendo di no. Katherine non può guardare le immagini che riprendono l'ex hotel Astor il giorno in cui è sparita sua figlia, perché la procura ce lo ha negato".

Nelle scorse settimane, la madre della bimba aveva anche chiesto di poter accedere nuovamente all'interno dell'ex-hotel. La risposta però non è ancora arrivata, a quanto pare a causa di difficoltà burocratiche. L'edificio al momento non si trova più sotto sequestro: sottoposto a pignoramento, si trova nella disponibilità dell'Isveg, l'istituto di vendite giudiziarie concessionario ministeriale per il tribunale fiorentino. L'ente ha dato parere favorevole a consentire l'accesso, subordinandolo però al parere del giudice civile che segue la vicenda. Secondo gli ultimi sviluppi investigativi infine, i rapitori avrebbero portato via Kata da un'uscita secondaria di via Monteverdi, sfruttando comunque una sorta di "zona d'ombra" non coperta da occhi elettronici.

Il rebus legato alla scomparsa della piccola resta insomma complicato.

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