Ragazzo di 16 anni ucciso per errore davanti a un bar: tre fermi

E nel Napoletano spari da uno scooter contro un gruppo di giovani in piazza: muore un 18enne

Ragazzo di 16 anni ucciso per errore davanti a un bar: tre fermi
00:00 00:00

Sono le 22,30 di sabato sera e il 16enne Giuseppe Di Dio, studente dell'Istituto Alberghiero, si trova davanti a un bar in via Roma, a Capizzi, nel Messinese. Con lui ci sono degli amici. Un'auto si ferma, scende un giovane e fa fuoco.

Giuseppe viene colpito e morirà di lì a poco in guardia medica, un altro 22enne, ferito a una gamba, è ricoverato in ospedale a Nicosia (Enna), non in pericolo di vita. Giuseppe non è l'unica vittima di questo fine settimana, perché anche il 18enne Pasquale Nappo è stato ucciso con colpi di pistola in centro a Boscoreale, nel Napoletano, alle 2,30 del mattino di ieri. Per l'omicidio di Giuseppe sono state arrestate tre persone già note alle forze dell'ordine: il 20enne Giacomo Frasconà Filaro, che ha aperto il fuoco, e sul cui capo pendono le accuse di omicidio, tentato omicidio, detenzione abusiva di armi e detenzione di arma da fuoco clandestina, lesioni personali e ricettazione, suo padre Antonino, 48 anni, e suo fratello Mario di 18 anni, responsabili di averlo accompagnato sul luogo del delitto. Probabilmente l'omicida, che non ha aperto bocca con gli inquirenti, ha sbagliato bersaglio.

È questa l'ipotesi investigativa più accreditata, secondo cui il 20enne aveva un conto da regolare con un altro giovane che non è nemmeno il 22enne ferito. I carabinieri di Mistretta, che indagano, hanno rinvenuto la pistola con matricola abrasa con cui è stato ucciso Giuseppe. Giorni fa la famiglia dell'omicida era stata sottoposta a controllo alla ricerca di armi, nel 2023 il 18enne fu denunciato per aver dato fuoco al portone della caserma dei carabinieri. «Ieri sera poteva essere una strage, quel bar è frequentato da ragazzini ha detto il sindaco, Leonardo Giuseppe Principato Trosso -. Ho chiesto al prefetto più volte rinforzi. Proclamerò il lutto cittadino». La famiglia di Giuseppe è nota per essere una famiglia perbene. L'agguato del Napoletano è avvenuto anch'esso in pieno centro, vicino piazza Pace, a Boscoreale, di fronte al Municipio. Due giovani sono arrivati a bordo di uno scooter e uno ha sparato contro un gruppo di ragazzi, tra cui Pasquale, che è stato colpito sotto un'ascella.

Malgrado sia stato soccorso da due amici e condotto in ospedale a Castellammare di Stabia, non ce l'ha fatta. Sul caso indagano i carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata.

Potrebbe trattarsi di un regolamento di conti, in quanto il 18enne, operaio incensurato che risiedeva a Scafati, nel Salernitano, sarebbe stato vicino agli ambienti di spaccio di droga della zona, ma il padre ritiene che si sia trattato di uno sbaglio di persona.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica