Convalidato il fermo: in carcere il 35enne che ha ucciso Fiorenza Rancilio

Il figlio di Fiorenza Rancilio si trova ancora ricoverato al Policlinico di Milano per problemi di natura psichiatrica. Il gip ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare del carcere

Convalidato il fermo: in carcere il 35enne che ha ucciso Fiorenza Rancilio
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Custodia cautelare in carcere per Guido Augusto Gervasi Gastone Pozzolini Gobbi Rancilio, figlio dell'immobiliarista di Milano Fiorenza Rancilio, 73enne trovata morta nella mattinata di mercoledì 13 dicembre nella sala da pranzo della sua abitazione. Accusato di omicidio aggravato per aver ucciso la propria madre, il 35enne, trovato sulla scena del crimini in stato confusionale, è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare come disposto dal giudice per le indagini preliminari Giulio Fanales.

Forte instabilità psicologica

Fin da subito è emerso che il giovane Rancilio soffriva da tempo di problemi di natura psicologica, tanto che la madre aveva cominciato a nutrire dei timori nei suoi confronti. Per il giudice, che ha convalidato il provvedimento di custodia cautelare, "l'indagato, in palesi condizioni d'instabilità psicologica ed assuntore di psicofarmaci, almeno saltuariamente in dosi eccessive, appare persona del tutto incapace di governare i propri impulsi, a prescindere dal deleterio esito del loro libero sfogo".

Al momento il 35enne, difeso dall'avvocato Francesco Isolabella, si trova ricoverato nel reparto di Servizi psichiatrici del Policlinico di Milano, dove è stato portato subito dopo il ritrovamento del corpo senza vita della madre 73enne. Nel corso degli anni il giovane avrebbe già subito dei ricoveri, come ricostruito dai carabinieri: uno nel 2014, poi nel 2021 e infine nel periodo intercorso fra gennaio a marzo 2023.

Stando a quanto riferito dall'avvocato Isolabella, l'udienza tenutasi oggi è stata piuttosto veloce. "Il mio assistito non era in grado di capire la situazione", ha spiegato, come riportato dalle agenzie di stampa. Al momento, infatti, è necessario accertarsi della "sua reale capacità di intendere e volere delle restare nella struttura ospedaliera". Quanto appare chiaro, secondo il legale, è che Guido Augusto Gervasi Gastone Pozzolini Gobbi Rancilio "non è ancora in grado di comprendere quanto accaduto". Da qui la decisione di appellarsi alla facoltà di non rispondere.

La decisione del gip

Nel corso della giornata di oggi, sabato 16 dicembre, è arrivata la decisione del giudice per le indagini preliminari. Guido Augusto Gervasi Gastone Pozzolini Gobbi Rancilio, accusato dell'omicidio della madre, deve stare in carcere.

Così si è espresso il gip di Milano Giulio Fanales, convalidando il fermo. Nell'ordinanza viene esclusa la possibilità che l'imputato abbia agito per legittima difesa.

La procura di Milano ha però chiesto, al posto del carcere, la custodia cautelare in un luogo di cura.

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