Segue e stupra una bimba di 11 anni, ora chiede perdono. La mossa della perizia psichiatrica

La violenza sessuale si è consumata a Mestre lo scorso 10 aprile. L'avvocato del 45enne chiederà l'ammissione al rito abbreviato, grazie al quale l'uomo potrebbe ottenere uno sconto di pena in caso di condanna

Segue e stupra una bimba di 11 anni, ora chiede perdono. La mossa della perizia psichiatrica
00:00 00:00

Massimilano Mulas, il 45enne di origini sarde che lo scorso 10 aprile stuprò una bimba di 11 anni a Mestre, avrebbe manifestato l'intenzione di chiedere perdono ai genitori della giovane vittima. Lo rivela a Il Gazzettino il suo legale, l'avvocato Ignazio Ballai, che ieri pomeriggio si è recato in carcere a Gorizia dove l'assistito si trova ristretto con l'accusa di violenza sessuale su minore.

La richiesta di rito abbreviato

Mulas rischia fino a 18 anni di carcere. Tuttavia il suo avvocato intende chiedere l'ammissione al rito abbreviato, grazie al quale l'imputato potrebbe ricevere lo sconto di un terzo della pena in caso di processo ed eventuale condanna. "Farà dichiarazioni spontanee davanti al giudice per spiegare cosa è successo nella sua testa - ha spiegato Ballai - assumendosi comunque tutta la responsabilità". Al 45enne viene contestato anche un secondo caso di violenza sessuale, avvenuto a Savigliano (Cuneo) un mese prima del drammatico episodio di Mestre, per il quale la procura del capoluogo piemontese ha chiesto e ottenuto dal gip l'applicazione di una seconda misura cautelare a carico dell'indagato.

La perizia psichiatrica

In previsione della richiesta di rinvio a giudizio, che verosimilmente sarà formulata dall'accusa quando le indagini saranno concluse, l'avvocato Ballai sta valutando l'ipotesi di una perizia psichiatrica: "Dovrò recarmi all'ospedale di Perugia dove ci sono certificati problemi di disturbo della personalità borderline", ha puntualizzato il difensore. Ad oggi Mulas è sotto stretta osservazione in carcere: "Non dorme, non riesce a capacitarsi di quello che ha fatto", ha raccontato il legale ai giornalisti a margine dell'incontro con l'assistito.

Le indagini sull'episodio di Mestre

Riguardo ai fatti di Mestre, i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Venezia, hanno ricostruito tutti i movimenti di Mulas sia prima che dopo lo stupro ai danni della bimba di 11 anni. Le telecamere di sorveglianza cittadina hanno ripreso gli spostamenti che l'uomo ha fatto il 10 aprile, quando si è consumata la violenza, dall'appostamento all'esterno della palestra frequentata dalla giovane vittima fino al momento in cui ha raggiunto l'abitazione di quest'ultima.

Decisivo è stato anche il ritrovamento del marsupio che il 45enne indossava quel pomeriggio, ritrovato poche ore dopo a casa della ragazzina, contenente il portafogli e i documenti d'identità. Inoltre l'undicenne lo ha riconosciuto, segnalandolo alle forze dell'ordine come il suo aggressore.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica