"Sit-in in Vaticano durante l'Angelus". L'annuncio di Pietro Orlandi

Nella speranza che in tantissimi decidano di partecipare all'evento, Orlandi chiede a tutti di "portare una foto di Emanuela, soprattutto quando andremo in Piazza San Pietro"

"Sit-in in Vaticano durante l'Angelus". L'annuncio di Pietro Orlandi
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Un sit-in per ricordare Emanuela nel quarantennale dalla sua misteriosa scomparsa: ad annunciare la propria intenzione di commemorare la sorella con un incontro aperto a tutti nei pressi di Castel Sant'Angelo è Pietro Orlandi.

Il post su Facebook

"Sono stato in Questura per l'autorizzazione al sit in, per ricordare, purtroppo, 40 anni dal rapimento di Emanuela", anticipa su Facebook ai propri followers Orlandi, che da tempo si batte per ricostruire la vicenda della sorella e risalire ai responsabili del suo rapimento. "Sono sincero", aggiunge,"non avrei mai immaginato di arrivare a 40 anni senza verità ma continueremo a pretenderla sempre".

Nessuna intenzione di gettare la spugna da parte dell'uomo, che sceglie un luogo particolarmente significativo per la sua commemorazione."Sarà domenica 25 giugno 2023 in un orario diverso dal solito", precisa Pietro Orlandi, "il sit in sarà a Largo Giovanni XXIII a Roma (tra Castel Sant'Angelo e via della Conciliazione), inizierà alle 10.00 e a mezzogiorno andremo tutti a San Pietro per l'Angelus".

"Ascolteremo il Papa"

Questo con la consapevolezza che anche da parte del pontefice non potrà in alcun modo mancare un riferimento al tragico avvenimento di quell'oramai lontano 22 giugno 1983."Sono sicuro che Papa Francesco, vista la sua recente volontà a fare chiarezza sul rapimento di Emanuela, non mancherà di ricordare Emanuela e la necessità, dopo quarant'anni, di verità e giustizia", scrive ancora, "e noi saremo lì ad ascoltare le sue parole".

Una solerzia che non potrà di certo mancare da parte di Bergoglio, spiega Pietro Orlandi, soprattutto in considerazione del fatto che il pontefice anche di recente è intervenuto sulla vicenda che ha visto emergere indiscrezioni non confermate sulla condotta di Karol Wojtyla. "Lo fece giustamente, per difendere il ricordo e la dignità di Wojtyla", considera infatti l'uomo, "lo farà, mi auguro, per difendere il ricordo e la dignità, troppo spesso calpestata, di Emanuela".

In conclusione un appello rivolto a tutti coloro che decideranno di prendere parte al

sit-in. "Chiedo una cortesia a tutti quelli che verranno, spero tantissimi", vale a dire "di portare una foto di Emanuela da tenere in mano o spillata soprattutto quando andremo in Piazza San Pietro".

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