Cronaca nera

"Volevo solo un chiarimento", ammazza la moglie con 15 coltellate. Poi l'ordine alla figlia minorenne: "Chiama il 112"

Orrore a Cerreto d'Esi. L'uomo si è presentato a casa della donna nel cuore della notte. Nell'altra stanza c'era la figlia minorenne della coppia che ha allertato i carabinieri

Concetta Marruocco (la vittima) e Franco Panariello
Concetta Marruocco (la vittima) e Franco Panariello

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Ancona, ammazza la moglie con 15 coltellate. Poi l'ordine alla figlia minorenne: "Chiama il 112"

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Si è presentato a casa della ex moglie nel cuore della notte e l'ha accoltellata. L'omicidio è avvenuto a Cerreto d'Esi, in provincia di Ancona, attorno alle ore 3 di sabato 14 ottobre. L'omicida, Franco Paniariello (55 anni), si è accanito sulla donna, Concetta Marruocco (53 anni), con quindici coltellate e poi ha chiesto alla figlia minorenne di allertare il 112. La ragazzina, che stava dormendo in un'altra stanza, si è precipitata a soccorrere la madre. Purtroppo, però, per la vittima non c'è stato nulla da fare. Il 55enne, reo confesso, era già sotto processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.

Le 15 coltellate

L'omicidio si è consumato nella casa in cui la donna viveva con i figli da quando lei e il marito si erano separati. Stando a quanto apprende l'Ansa da fonti qualificate, Panariello era ancora in possesso di un mazzo chiavi dell'appartamento. A notte fonda si è introdotto nell'abitazione e ha aggredito la ex moglie colpendola con un coltello da cucina. Prima dell'aggressione mortale tra i due c'era stata un'accesa discussione. Pare, infatti, che il 55enne avesse chiesto alla coniuge un chiarimento in merito alla separazione salvo poi accanirsi su di lei con la lama.

La figlia ha chiamato il 112

Al momento del fatto, in casa c'era anche la figlia minorenne della coppia. Svegliata dalle urla, la ragazzina si è precipitata in cucina, dove verosimilmente sarebbe avvenuta l'aggressione, trovando la madre riversa in una pozza di sangue. A quel punto il padre le ha chiesto di chiamare il 112. All'arrivo dei carabinieri, l'uomo ha confessato mostrando anche l'arma del delitto. I militari lo hanno portato in caserma per l'identificazione e il successivo interrogatorio. Il 55enne, assistito dall'avvocato Ruggero Benvenuto, si trova in carcere ad Ancona con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

La confessione

"Volevo solo un chiarimento, sono stato io ucciderla", ha confessato Panariello al magistrato durante l'interrogatorio. L'uomo ha spiegato che la notte scorsa non riusciva a dormire, poi ha accusato un malore e si è recato al pronto soccorso. Rientrato a casa avrebbe continuato ad essere inquieto, quindi è uscito nuovamente portando con sé le chiavi dell'appartamento di Cerreto e un coltello da cucina. Giunto sul posto, avrebbe svegliato la moglie che dormiva in camera da letto per "chiarire cose ingiuste", ha precisato. I due avrebbero discusso animatamente per qualche minuto, poi il 55enne ha estratto la lama e la rabbia si è trasformata in furia cieca.

Vent'anni di violenze

Stando a quanto emerso dagli accertamenti investigativi, Panariello era già sotto processo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Durante l'udienza dello scorso settembre, Concetta Marruocco aveva raccontato l'inferno in cui ha vissuto per vent'anni assieme ai tre figli: offese continue, botte e scatti d'ira incontrollati dell'ex marito. Il 55enne avrebbe fatto a pezzi i mobili e sarebbe stato violento anche con la figlia minorenne.

La separazione

La coppia era originaria di Torre del Greco, in provincia di Napoli, ma da alcuni anni viveva nell'Anconetano. Lui lavorava come operaio metalmeccanico, lei era una infermiera. Dopo molti anni di matrimonio, nei mesi scorsi, avevano deciso di separarsi. La 53enne era rimasta a vivere a Cerreto d'Esi con le figlie, mentre Panariello si era trasferito a Cancelli di Fabriano. Una separazione che l'uomo non avrebbe mai accettato e di cui, svariate volte, avrebbe chiesto conto alla ex moglie fino al drammatico epilogo di ieri sera.

Il sindaco: "Caso era noto"

"La nostra comunità è sconvolta da questo tragico fatto, posso aggiungere che dal punto di vista dei servizi sociali abbiamo operato con tutte le cautele possibili". Così il sindaco di Cerreto d'Esi, Davide Grillini, ha commentato il terribile omicidio precisando anche che "il caso era noto" e "in collaborazione con la rete anti-violenza che opera nel territorio e le forze dell'ordine, si è sempre preso in carico nel modo migliore di queste situazioni, ma questo epilogo ci rattrista molto". "La situazione (tra i due ex coniugi, ndr.

), seguita dai servizi sociali, era molto difficile - ha concluso Grillini - e non ci aspettavamo che sfociasse in questi termini, anche se ripeto che erano state prese tutte le tutele affinché questo non potesse accadere".

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