Sono in corso le indagini per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente che domenica mattina, attorno alle 8.30, ha coinvolto un automobilista e un gruppo di ciclisti nei pressi di Terlizzi, in provincia di Bari. Alla guida della Lancia Delta che ha travolto e ucciso 3 dei 5 ciclisti c'era Francesco Del Vecchio, 30 anni. È impiegato nell'azienda di famiglia a Ruvo di Puglia ma svolge anche altri lavoretti per arrotondare e anche sabato sera era in servizio in un locale. Alle 8 del mattino è partito da Ruvo di Puglia in direzione Bari, dove avrebbe dovuto incontrare i suoi amici per poi andare insieme in Salento e iniziare così le vacanze. Ma Del Vecchio a Bari non ci è mai arrivato. Subito dopo lo schianto è sceso dall'auto e ha chiamato i soccorsi: "Venite, ho investito dei ciclisti". Poi si è buttato sull'asfalto in stato di choc: "Cosa ho combinato, cosa ho combinato".
È indagato per omicidio stradale plurimo e non è ancora riuscito a rendere interrogatorio agli investigatori a causa del suo stato. "Sono devastato per quello che è successo e sono dilaniato dal senso di colpa per il dolore che provano le famiglie delle vittime", è riuscito a dire prima di scoppiare in lacrime in procura. Ma ora nel mirino degli investigatori c'è la velocità alla quale viaggiava sulla provinciale 231, una strada a due corsie per senso di marcia dove il limite è di 90 km/h. "Ci ha sfiorato, poi è rientrato e li ha presi in pieno. Andava a velocità sostenuta, probabilmente oltre 150 all’ora. Sono volati in aria. Noi siamo vivi solo perché eravamo più indietro", ha raccontato uno dei due ciclisti sopravvissuti. La velocità alla quale viaggiava non è stata ancora stabilita, saranno i rilievi a stabilire la verità. Ma la possibilità che stesse viaggiando a una velocità superiore a quella consentita è tra le ipotesi più probabili, così come dev'essere verificata la perdita di controllo del mezzo.
L'auto è stata sequestrata, così come il telefono di Del Vecchio, perché gli investigatori vogliono anche stabilire se l'uomo lo stesse utilizzando alla guida. Durante il breve ricovero in ospedale, l'uomo si è sottoposto agli accertamenti tossicologici e alcolemici ma i risultati verranno resi noti solo nei prossimi giorni.
I testimoni riferiscono che i ciclisti viaggiavano in fila indiana ma, nell'ambito della completezza d'indagine, anche questo punto dovrà essere verificato e accertato per definire le responsabilità della grave tragedia.