Coronavirus

Dal 3 giugno ci controlleranno Ecco come potremo spostarci

Il governo potrebbe concedere alle Regioni la possibilità di registrare i turisti che entrano nel territorio

Dal 3 giugno ci controlleranno Ecco come potremo spostarci

Dal 3 giugno, le Regioni riapriranno le porte e i cittadini potranno spostarsi in tutta Italia. Ma con alcuni accorgimenti, che potrebbero permettere al singolo territorio il tracciamento dei turisti.

Alcune Regioni si erano espresse contro la riapertura totale dell'Italia, tanto che c'era chi aveva ipotizzato il controllo di un "patentino di immunità" prima dell'ingresso. Ma a rassicurare i cittadini ci aveva già pensato il ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia: "L'articolo 120 della Costituzione dice che una Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone- aveva spiegato- E inoltre se gli scienziati dicono che non ci sono passaporti sanitari, non ci sono". Ma nella mediazione coi singoli territori, Boccia avrebbe trovato un compromesso, secondo quanto riporta il Corriere della Sera: spostamenti sì, ma con la possibilità di tracciare i turisti in entrata, conservando i dati per due settimane. Le Regioni potrebbero cioè registrare gli ingressi, invitado i turisti ad effettuare i test sierologici, su base volontaria. Infatti, come ha ricordato il ministro della Salute, Roberto Speranza, "il rischio c' è e sarebbe sbagliato non riconoscerlo, quindi lo stiamo assumendo, provando a gestire una fase diversa".

Tra i governatori c'è chi si aspetta l'ennesimo Dpcm, che regoli la riapertura. "Sembra che dal 3 giugno non ci sia più il limite del confine regionale negli spostamenti- ha osservato ieri il presidente del Veneto, Luca Zaia-Questo va a consolidarsi solo dopo l'adozione di un provvedimento a livello nazionale. Ci vorrà un Dpcm che interrompa il blocco". E ha aggiunto: "Auspico che si possa pensare a un'apertura in sicurezza dal 3 giugno".

Ma il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, potrebbe intervenire prima di mercoledì con un appello rivolto ai cittadini, puntando sulla responsabilità individuale per la gestione di questa nuova fase. E potrebbe non essere necessario u ulteriore Dpcm, dato che la libertà di spostamenti era già indicata nel decreto legge entrato in vigore lo scorso 18 maggio.

Per potersi muovere, le regole restano le stesse imposte nelle singole regioni, dal mantenimento della distanza sociale, all'uso della mascherina, fino al divieto di assembramento. É possibile che, a partire dal 3 giugno, vengano effettuati controlli nei porti e negli aereoporti, dove si prevede la misurazione della temperatura e il possibile tracciamento delle generalità dei viaggiatori, in modo da poterli contattare in caso della scoperta di un contagiato a bordo dell'aereo o della nave. All'arrivo, invece, le Regioni potranno richiedere di compilare un modulo, in cui verranno chieste le generalità, il luogo di residenza e un' autodichiarazione di negatività al nuovo coronavirus.

Nessuna imposizione, però, del test sierologico, che rimane una possibilità volontaria.

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