Cronache

Palpeggiava e filmava le pazienti: condannato tecnico radiologo

Il 60enne si spacciava per medico e fingeva di visitare le pazienti, anche minorenni. Condannato a quattro anni due mesi e venti giorni di reclusione

Palpeggiava e filmava le pazienti: condannato tecnico radiologo

Abusi sessuali su alcune pazienti, anche minorenni, riprese in video mentre le visitava, spacciandosi per medico. Per questo il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Roma, Corrado Cappiello, ha condannato a quattro anni, due mesi e venti giorni di reclusione un tecnico radiologo 60enne di Latina, arrestato lo scorso gennaio dalla polizia.

Palpeggiamenti e riprese con telecamere nascoste

Le indagini sono iniziate in seguito alla denuncia presentata da una delle presunte vittime, una ragazza 17enne, che raccontò agli agenti di essere stata palpeggiata dal 60enne nel corso di una visita per una radiografia presso un ambulatorio Asl di Latina. L'uomo si presentò come medico quando era invece un tecnico radiologo e, secondo il racconto della minorenne, aveva atteggiamenti sospetti. La ragazza denunciò anche di aver avuto l'impressione che l'uomo stesse riprendendo di nascosto la visita con il cellulare. La squadra mobile di Latina a quel punto ha avviato le indagini, eseguendo una serie di perquisizioni a Latina e Sabaudia, dove operava il tecnico radiologo. Dall'analisi dei telefoni sequestrati all'imputato sono finite foto e video che mostravano la 17enne e almeno altre 20 pazienti, minori e non. Sempre nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno accusato il 60enne (che operava anche come tutot universitario) di aver ripreso di nascosto due tirocinanti, di 20 e 21 anni, mentre si spogliavano per indossare la divisa.

La difesa: "Manovre di routine"

Il tecnico radiologo ha scelto di essere processato con rito abbreviato. Il processo si è svolto a Roma per competenza territoriale. L'uomo è stato difeso dagli avvocati Luca Giudetti e Laura Bove i quali, nel corso del dibattimento, hanno tentato di smontare l’impianto accusatorio, sulla scorta anche dell’esito di una consulenza di parte da cui era emerso che il proprio assistito poteva eseguire delle manovre sulle pazienti in occasione delle visite e che si trattava di manipolazioni che si possono compiere. Una prospettazione opposta rispetto a quella sempre contestata dall’accusa: secondo i pm Eleonora Fini e Pantaleo Polifemo, l'imputato avrebbe abusato sessualmente di otto pazienti, tra cui due 17enni, palpeggiandole e filmandole. Alla fine, dopo la camera di consiglio, ieri pomeriggio il giudice ha condannato l’imputato - ritenuto il presunto responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata oltre che di esercizio abusivo della professione - anche all’interdizione dalla professione per la durata di due anni e otto mesi, all’interdizione perpetua da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio o servizio in istituzioni pubbliche frequentate prevalentemente da minori.

L'imputato dovrà anche risarcire in base a quanto stabilirà il giudice civile, due 17enni di Latina e San Felice Circeo, una 19enne di Aprilia, una 24enne di Latina, una 21enne, anche lei del capoluogo pontino, oltre alle due tirocinanti di Pontinia e Latina e all'Asl di Latina, che si sono costituite parte civile tramite gli avvocati Maria Antonietta Cestra, Maria Belli, Fabio Federici e Daniele La Salvia.

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