Cronache

Accompagnò Salvini durante la "citofonata", ora è minacciata di morte

La situazione nel quartiere del Pilastro diventa sempre più difficile: la settimana scorsa si è verificata una sparatoria tra nordafricani

Accompagnò Salvini durante la "citofonata", ora è minacciata di morte

Non c'è pace per Anna Rita Biagini, la donna nota per essere comparsa accanto al leader della Lega Matteo Salvini durante la famosa "citofonata" del 21 gennaio 2020: già oggetto di ritorsioni poco dopo l'accaduto, la stessa ha ora ricevuto anche delle esplicite minacce di morte da parte di uno spacciatore del quartiere Pilastro.

Quel giorno, in piena campagna elettorale, il leader del Carroccio si presentò in via Grazia Deledda e, in compagnia della residente, decise di citofonare in un appartamento all'interno del quale risiedeva una famiglia (assegnataria Acer) composta da un tunisino di 59 anni, e da una 58enne italiana di origini svizzere. A rispondere fu il figlio di 17 anni della coppia: "Mi dicono che in questa casa si spaccia. Scusi, lei spaccia?", chiese Salvini.

Il caso sollevò un polverone in ambito politico, causando delle conseguenze anche alla stessa signora Biagini, che si vide vandalizzare l'auto il giorno successivo. La famiglia residente in quell'appartamento, finita al centro dell'attenzione mediatica, presentò immediatamente querela e Salvini fu iscritto nel registro degli indagati per il reato di diffamazione, lo stesso per il quale il sostituto procuratore della Repubblica di Bologna ha poi chiesto l'archiviazione.

E questo anche perché, ironia della sorte, appena un anno dopo l'inizio delle polemiche, la stessa famiglia finì al centro di un'indagine per quel reato definito "infamante". In casa, infatti, gli uomini dell'Arma trovarono 380 grammi di hashish, 170 di marijuana, 13 di cocaina ed una serie di oggetti destinati al confezionamento delle dosi da spacciare, compresi alcuni bilancini di precisione. Oltre ciò, i carabinieri entrarono in possesso anche di proiettili, di un taser e di soldi falsi: dopo le manette, per i due indagati sono arrivati i domiciliari anche se al momento si trovano in stato di libertà.

Le nuove minacce

Dopo essersi vista distruggere l'auto ed aver già ricevuto delle intimidazioni, Anna Rita Biagini è stata di recente oggetto anche di esplicite minacce di morte. La donna, secondo quanto denunciato ai carabinieri di Bologna e raccontato ad alcuni vicini di casa, sarebbe stata avvicinata da un residente del quartiere Pilastro che l'avrebbe accusata di essere un ostacolo nell'attività di spaccio della zona. Ecco quindi le motivazioni alla base delle minacce da lei ricevute. "È necessario tutelare lei e gli altri cittadini del Pilastro che non accettano la situazione del luogo in cui vivono", ha dichiarato a Il Resto del Carlino il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, dopo esser stato informato dell'accaduto.

Le difficoltà del quartiere

Dopo la sparatoria avvenuta la scorsa settimana in via Natali, in seguito alla quale è rimasto ferito un 25enne marocchino e per la quale risulta incriminato un tunisino di 24 anni (il complice è tuttora ricercato), la situazione nel rione si fa sempre più difficile.

Il Pilastro è presidiato costantemente dai carabinieri, che svolgono attività di controllo per contrastare spaccio e criminalità.

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