Cronache

La disco, il video, la violenza: cosa sappiamo sull'inchiesta su Grillo Jr

Dalla notte delle presunte violenze al possibile processo: a che punto è l'inchiesta che coinvolge Ciro Grillo?

La disco, il video, la violenza: cosa sappiamo sull'inchiesta su Grillo Jr

Un video choc del fondatore del Movimento 5 Stelle che ha scatenato polemiche da parte di tutte le forze politiche. Ma questa volta, Beppe Grillo non è sceso in campo per combattere una battaglia di partito, ma per difendere il figlio Ciro, indagato insieme ad altri tre coetanei (Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria) per violenza sessuale di gruppo. Due le versioni a confronto, che raccontano i fatti risalenti alla notte del 16 luglio 2019.

La notte sotto accusa

A denunciare la vicenda era stata una studentessa italo-norvegiese, S.J., che nell'estate del 2019 si trovava in vacanza in Sardegna con un'amica. Le giovani avevano passato la serata del 16 luglio al Billionaire, dove avevano conosciuto Ciro Grillo e gli altri tre amici, che le avevano invitate nella villa in Costa Smeralda di proprietà del fondatore del Movimento 5 Stelle. Verso le sei del mattino però, mentre l'amica dormiva, S.J. sarebbe stata costretta "a subire e compiere atti di natura sessuale". Uno dei quattro ragazzi avrebbe chiesto alla studentessa di accompagnarlo nella camera e poi l'avrebbe a afferrata e "scaraventata sul letto". Il tutto sarebbe continuato "nel tentativo d'avere un rapporto sessuale, mettendosi nuovamente sopra di lei e allargandole le gambe, ma S. J. riusciva a divincolarsi e a uscire dalla stanza".

Le violenze si sarebbero poi consumate sia nella camera da letto che nel box doccia e la ragazza sarebbe stata costretta a "cinque o sei rapporti". Secondo la procura di Tempio Pausania, la "lucidità" della vittima "risultava enormemente compromessa" al momento dei fatti. Anche l'amica della studentessa italo-svedese, R.M., potrebbe essere stata vittima di violenza. Una delle foto trovate nei cellulari dei ragazzi infatti la ritrarrebbe addormentata, mentre uno dei giovani la umilia. Secondo la procura, dopo le violenze, "la ragazza ha perso conoscenza fino alle 15 quando è tornata a Palau". Una volta tornata a Milano, la studentessa si era poi recata a sporgere denuncia: era il 26 luglio 2019. Così, due anni fa, era iniziata l'inchiesta sui presunti stupri.

Verso il processo

Lo scorso novembre la procura ha chiuso le indagini sulla vicenda che coinvolge il figlio di Beppe Grillo e ha messo gli atti a disposizione della difesa. La difesa aveva quindi chiesto un termine per fare le proprie controdeduzioni ed eseguire indagini difensive. Nei giorni scorsi, i quattro indagati sono stati ascoltati dalla procura, che non ha rivelato i contenuti degli interrogatori. Intanto sta per scadere il termine e la procura dovrebbe decidere in questi giorni su una possibile richiesta di rinvio a giudizio per Ciro Grillo e per i suoi tre conoscenti, che quella notte erano con lui nella villa in Costa Smeralda. Secondo quanto appreso da Adnkronos, il procuratore sarebbe orientato a chiedere il processo per i quattro ragazzi, perché secondo i magistrati non si trattò di "sesso consenziente".

La versione della difesa

Diversa invece la versione della difesa, secondo cui non ci fu violenza sessuale. Stando al racconto dei giovani infatti quella notte venne consumato un rapporto di gruppo, ma la ragazza era "consenziente". Per rafforzare la loro tesi i ragazzi avrebbero raccontato ai magistrati, stando alle indiscrezioni di Adnkronos, che dopo il primo rapporto la studentessa e uno degli amici di Grillo sarebbero andati insieme a comprare delle sigarette, e al loro ritorno lei avrebbe avuto rapporti sessuali anche con gli altri tre. Nei giorni seguenti inoltre, S.J. e i quattro amici si sarebbero scambiati alcuni messaggi.

Nel fascicolo dell'inchiesta sono stati inseriti foto e video trovati nei cellulari dei ragazzi e alcune intercettazioni a carico di Grillo jr e degli altri tre ragazzi.

Il prossimo passo ora spetta ai magistrati, che stanno decidendo se rinviare a giudizio i giovani.

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