Coronavirus

L'Aifa dà l'ok per la quarta dose: ecco a chi andrà

La Commissione tecnico scientifica di Aifa ha dato il via libera alla quarta dose di vaccino per il momento solo ai soggetti gravemente immunodepressi

L'Aifa dà l'ok per la quarta dose: ecco a chi andrà

La Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco, l’Aifa, ha dato il via libera alla quarta dose di vaccino anti-Covid per i soggetti gravemente immunodepressi. Tecnicamente non si tratterebbe di una vera e propria quarta dose, ma piuttosto di una dose booster dopo l’avvenuto completamento del ciclo primario composto dalle due dosi e dalla dose aggiuntiva. I tempi di somministrazione, come indicato dagli esperti, saranno comunque gli stessi della dose booster per la popolazione generale, e anche in questo caso verranno utilizzati vaccini a mRna, Pfizer e Moderna, che si sono rivelati i vaccini più efficaci e su cui non ci sarebbe da avere nessun dubbio rispetto a eventuali interferenze genatiche, geniche.

Sarà una dose booster

La Commissione tecnico scientifica di Aifa si è riunita nella giornata di ieri e ha trasmesso il suo parere favorevole alla quarta dose al ministero della Salute. Dall'Aifa è stato spiegato che per i pazienti immunocompromessi la quarta dose equivarrebbe alla dose booster offerta alla popolazione generale: un primo richiamo a seguire appunto il ciclo primario '2+1'. Per quanto riguarda invece il resto della popolazione, le autorità regolatorie non prevedono al momento di raccomandare una quarta dose di vaccino contro il coronavirus proprio perché mancano ancora sufficienti prove che supportino una raccomandazione valida per tutta la popolazione.

Anche Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, come Sergio Abrignani, membro del Cts, aveva escluso una quarta dose di vaccino anti-Covid a breve per tutta la popolazione. Marco Cavalieri, il capo della strategia vaccinale dell’EMA, nei giorni scorsi aveva dichiarato che al momento non ci sono dei dati clinici o scientifici che provino la necessità e l’utilità di una quarta dose per la popolazione generale.

Un richiamo annuale

Si farebbe comunque sempre più largo l’ipotesi di un richiamo annuale, come avviene per la normale influenza, come aveva annunciato qualche giorno fa il direttore generale dell'Aifa Nicola Magrini che aveva ribadito che il quarto vaccino“non sarà una quarta dose ma un richiamo, speriamo annuale” e che “dovremo fraternizzare anche quello” che avrà il compito di andare a mantenere o ripristinare la risposta immunitaria. Magrini aveva anche spiegato che l'efficacia di questi vaccini è andata anche meglio del previsto. C’era poi stata una lenta graduale perdita di efficacia anche a causa di una variante, la Omicron, che l’aveva parzialmente ridotta.

Secondo quanto emerso dai dati dei Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti le dosi di richiamo vanno a perdere parte della loro efficacia dopo circa quattro mesi dall’inoculazione.

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