Alcamo, arrestato senegalese: era ancora in Italia dopo 4 espulsioni

Finisce l’incubo dei residenti, costretti da oltre un anno a sopportare le violenze commesse dal pericoloso straniero ospite dello Sprar di via Pia Opera Pastore. L’africano, un clandestino, ha alle spalle ben 4 provvedimenti d’espulsione

Alcamo, arrestato senegalese: era ancora in Italia dopo 4 espulsioni

È finalmente finito dietro le sbarre uno straniero di nazionalità senegalese che nell’ultimo anno ha seminato il panico fra i residenti di Alcamo, in provincia di Trapani.

Stando a quanto riferito dai carabinieri, che hanno provveduto al suo arresto, l’extracomunitario aveva manifestato in più occasioni una rabbiosa insofferenza spesso sfogata contro le operatrici del centro Sprar di cui era ospite. Non solo. L’africano aveva da tempo preso di mira le persone che si trovavano a passare sotto le finestre della struttura d’accoglienza, così come le autovetture posteggiate in strada, facendole oggetto del lancio di pietre.

Un vero incubo per i cittadini, che hanno inviato numerose segnalazioni alle forze dell’ordine.

La prima di queste risale al mese di settembre 2018, quando Hydara Lamin – questo il suo nome – si era reso autore di numerosissimi danneggiamenti di auto, tutti regolarmente denunciati. Uno degli abitanti di via Pia Opera Pastore era addirittura riuscito a filmarlo. Nel video, poi finito sul web, si vede chiaramente lo straniero accanirsi a mani nude e distruggere il tergicristallo di una Fiat Punto.

Tanti i danni commessi, eppure lo straniero era sempre riuscito a scamparla in qualche modo.

Oltre alle aggressioni commesse in più occasioni ai danni delle ragazze che prestavano servizio nello Sprar, lo scorso ottobre Lamin ha attaccato anche il vicesindaco di Alcamo, Vittorio Ferro, preso a sputi in faccia mentre si trovava a passare per piazza Renda insieme alla moglie.

Sempre in ottobre, il senegalese era stato immobilizzato in tempo dalle forze dell’ordine mentre stava aggredendo il proprietario della vettura che, fino a poco prima, aveva preso a calci. La vittima lo aveva raggiunto per impedirgli di infierire ulteriormente sulla propria Renault Modus e per tutta risposta Lamin gli si era avventato addosso, strappandogli addirittura la maglietta.

Ma a preoccupare maggiormente i residenti di Alcamo la pericolosa abitudine, ormai adottata dal senegalese, di gettare dalla finestra del primo piano del centro Sprar pietre di un peso superiore anche ai 200 g, con il rischio più che concreto di causare seri danni fisici alle persone colpite.

Denunce, segnalazioni e reclami hanno dunque spinto i carabinieri della compagnia locale ad agire, mediante pattugliamenti in borghese finalizzati a raccogliere prove sufficienti per incriminare il facinoroso.

Il materiale raccolto è stato poi recapitato alla procura della Repubblica ed al Gip del tribunale di Trapani, che ha emesso in questi ultimi giorni nei confronti del

senegalese un provvedimento di custodia cautelare. Il 24enne Hydara Lamin si trova ora rinchiuso in una cella del carcere di Trapani. Alle sue spalle ben 4 decreti d’espulsione mai ottemperati.

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