Alcoa, salta la trattativa: la svizzera Glencore rinuncia all'acquisto

La multinazionale aveva chiesto al governo di abbassare il costo dell'energia da 35 euro/Mwh a 25 euro/Mwh

Alcoa, salta la trattativa: la svizzera Glencore rinuncia all'acquisto

Lo stabilimento Alcoa di Portovesme (Carbonia Iglesias) non verrà acquistata dalla multinazionale svizzera Glencore, come hanno annunciato i sindacati che hanno ricevuto una lettera di rinuncia inviata dall'azienda al ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e al governatore sardo Ugo Cappellaci.

A far desistere gli svizzeri è soprattutto il costo dell’energia: la Glencore aveva chiesto infatti al governo che esso nei prossimi 10 anni non avrebbe dovuto superare i 25 euro/Mwh, ma la richiesta è stata ritenuta non compatibile dal Mise. "Con una volontà meramente propositiva - afferma nella lettera il manager Daniel Goldberg - desideriamo sottolineare che con l’applicazione dei meccanismi illustrati arriviamo ad un costo finale dell’energia pari a 35 euro/MWh, prezzo che si è rivelato insufficiente a garantire anche la continuità produttiva di Alcoa. Non intendiamo richiedere al Governo violazioni alla legislazione europea esistente ma semplicemente suggerire percorsi alternativi certi che, ove praticabili, avrebbero potuto portare a riequilibrare quei fattori produttivi non sostenibili economicamente".

"Le trattative per Alcoa non sono fallite - assicura Corrado Passera - Una delle aziende interessate si è detta interessata solo con costi dell’energia che non sono né quelli di mercato né quelli autorizzati dalla

Ue. Ci sono fortunatamente altri, continueremo a cercarli. Ci è arrivata la lettera dell’azienda ma si è detta disponibile solo con un prezzo dell’energia che non è quello di mercato e non è quello autorizzato dalla Ue".

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