Cronache

Alluvioni nel Beneventano. L'ira di un imprenditore: ​"Lo Stato ci ha abbandonato"

Libero Rillo, imprenditore vitivinicolo e presidente del Sannio Dop, il Consorzio Tutela Vini del territorio beneventano tuona contro il governo

Alluvioni nel Beneventano. L'ira di un imprenditore: ​"Lo Stato ci ha abbandonato"

“500 milioni? Troppo poco! Ci vuole circa 1 miliardo!”. Non ha dubbi Libero Rillo, imprenditore vitivinicolo e presidente del Sannio Dop, il Consorzio Tutela Vini del territorio beneventano. 400 soci tra viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori e 2.400 tra viticoltori di altre realtà consortili. Rillo non ha dubbi sulle due alluvioni che hanno messo in ginocchio la città di Benevento e la sua provincia. “Tra il 14 e il 15 ottobre- sottolinea l’imprenditore- sono stati colpiti il capoluogo e diversi comuni intorno. Il 18 ottobre è toccato invece alla Val Fortòre: in pratica le alluvioni hanno colpito tutto il territorio del Sannio beneventano, un fronte di oltre 60 km”.

Qual è la priorità adesso?

“Le strade. Sono rimaste senza interventi di ripristino della viabilità. Solo la strada provinciale Vitulanese, che collega Ponte a Montesarchio ed è vitale per una ventina di comuni, ha almeno quattro grosse frane in mezzo alla carreggiata, ancora non le ha tolte nessuno dopo tutti questi giorni!”.

E i vigneti?

“Le alluvioni hanno distrutto 600 ettari di vigneto proprio in periodo di vendemmia. Molti terreni sono invasi da fango, massi e detriti. Una spesa di 35.000 euro ad ettaro per lavori di pulitura e sgombero, fanno 21 milioni di euro solo per questa voce”.

E poi?

“Alcuni ruscelli hanno aumentato la loro portata, allargandosi anche 20 volte rispetto all’alveo originario”.

I danni alle imprese sono profondi?

“Il pastificio Rummo è stato certamente capofila di una volontà di riscatto, aumentando il valore del marchio. L’Agrisemi Minicozzi ha perso moltissimo invece. Ma il problema sono quelle famiglie che hanno perso un paio di ettari, praticamente tutto il loro mondo”.

Le istituzioni?

Il presidente del Consiglio ha tenuto fede alla sua usanza di non recarsi a vedere le zone alluvionate, come a Olbia e a Genova.

Ma la Regione Campania com’è intervenuta?

“Il presidente Vincenzo De Luca è venuto dopo tre giorni, altri politici sono stati in Prefettura, a Benevento. Ma la solita passarella non serve a niente. E la Protezione Civile che ha fatto un primo intervento e stop? E perché nessuno ha mobilitato il Genio Militare?"

Insomma tutto fermo?

“Tra un anno saremo ancora qui a leccarci le ferite di questo disastro”. Rillo torna al lavoro. Mentre parliamo arriva la notizia di un ponte crollato a Casalduni. Il Sannio continua a sanguinare.

E, a parte i suoi abitanti, non ha medici e infermieri che curino il territorio ferito.

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