È finita l'odissea dello speleologo Stefano Guarniero rimasto intrappolato in una grotta a 200 metri di profondità sul Canin in Friuli Venezia Giulia. Una barella è uscita dalla cavità Turbine e ha messo in salvo l'uomo che aveva chiesto i soccorsi. Lo speleologo era caduto durante una esplorazione sulla Alpi Giulie.
L'uomo si trovava in compagnia con alcuni amici che subito dopo la caduta hanno chiamato i soccorsi. I soccorritori hanno scelto un varco naturale diverso da quello percorso dal gruppo di esploratori. Gli uomini del soccorso alpino prima di raggiungere Guarniero hanno usato alcune piccole cariche esplosive per agevolare il passaggio della barella nelle cavità più anguste della grotta. Fino a ieri sera il passaggio risultava troppo stretto.
Oggi la svolta: i soccorritori hanno finito il ciclo di detonazioni e hanno così raggiunto Guarniero e sono risuciti a tirar fuori la barella. L'uomo è ferito ad un braccio e all'addome ma le sue condizioni sono stabili. Infermiere è ritenuto uno speleologo molto esperto. La sua odissea si è conclusa dopo aver passato ben 45 ore a 200 metri di profondità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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