Coronavirus

Altre Regioni a rischio giallo: cosa cambia da lunedì

L'unica certezza è che la Sicilia resterà in zona gialla. Quali sono le altre Regioni che lunedì prossimo rischiano il passaggio

Altre Regioni a rischio giallo: cosa cambia da lunedì

Lunedì 13 settembre potrebbe aumentare il numero di Regioni in zona gialla. Al momento chi rischia di più di raggiungere la Sicilia e cambiare colore è la Sardegna.

Ormai, dallo scorso 6 agosto quando è entrato in vigore l'ultimo decreto, ad incidere sul cambio di colore non è più il numero di positivi ma l'occupazione dei posti letto negli ospedali. La media nazionale è ancora ben al di sotto dei parametri (occupazione terapie intensive e area medica) dal momento che rispettivamente sono al 6 e al 7%.

Le regioni che rischiano

Si aspetta il monitoraggio di venerdì 10, giorno in cui verranno ufficializzati i nuovi dati di monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità. Le linee guida stilate dal governo prevedono che il passaggio in zona gialla avvenga quando, oltre alle terapie intensive al 10%, siano occupati anche i ricoveri ordinari per il 15%. Stando ai dati Agenas, aggiornati a ieri, i posti letto occupati in terapia intensiva in Sardegna si aggirano intorno al 14%, ben oltre la soglia critica del 10% che comporta il passaggio di colore. Situazione sul filo per l'isola dal momento che, stando a quanto riporta sempre Agenas, i posti occupati sono 235 su 1.602 totali, il che equivale al 14,6%. Basta dunque un minimo aumento per il cambio di colore. Bisogna però precisare che il ministero della Salute non ha gli stessi dati di Agenas, dal momento che il primo li riceve in tempo reale.

Non ci sono dubbi invece per quanto riguarda la Sicilia: resterà ancora in zona gialla date le terapie intensive al 14% e i ricoveri ordinari al 23%. Ieri sono stati registrati nella Regione 875 nuovi positivi, a fronte di 24.465 tamponi fatti. Inoltre, diminuiscono il numero di ricoverati: -5 nei reparti ordinari e -3 in terapia intensiva.

Resta in guardia la Calabria, la quale non passa in zona gialla solamente perché ha le terapie intensive ferme all'8% e i ricoveri ordinari al 19%. Più tranquille Marche e Toscana dal momento che, nonostante i dati sulle terapie intensive siano per il cambio di colore (10%), vengono salvate dai ricoveri ordinari rispettivamente al 6 e l'8%.

Per quanto riguarda le altre Regioni, nessuna ha parametri che possano farle considerare a rischio. Rimangono quindi in zona bianca: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto.

Le restrizioni

Con l'introduzione del Green pass, su cui si sta dibattendo molto, le restrizioni, con il passaggio da zona bianca a zona gialla, sono molto blande e meno stringenti. Sarà possibile spostarsi tra le Regioni, anche senza certificato verde, e sarà possibile raggiungere le seconde case fuori dalla Regione. Non è previsto alcun coprifuoco.

Il principale obbligo sarà quello di indossare la mascherina anche all'aperto.

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