Politica

Altro che Fedez, censura sui pm: fuori la Rai dalla politica

È proprio vero, tutto cambia perché nulla cambi. "Fuori i partiti dalla Rai", urlano un po' tutti i partiti dopo il caso di Fedez al concertone del Primo maggio

Altro che Fedez, censura sui pm: fuori la Rai dalla politica

È proprio vero, tutto cambia perché nulla cambi. «Fuori i partiti dalla Rai», urlano un po' tutti i partiti dopo il caso di Fedez al concertone del Primo maggio. Faccio questo mestiere da quarant'anni e da quarant'anni sento ripetere questo slogan, salvo poi vedere che qualsiasi partito vada al governo, la prima cosa che fa è mettere la mani sulla Rai. Tanto che se oggi, per un miracolo, la politica davvero dovesse ritirarsi, i corridoi della Rai sarebbero deserti e in onda potrebbe andare solo il monoscopio e, forse, le previsioni del tempo (ma sicuramente anche quelle sono state lottizzate).

Fedez non è un perseguitato, ma solo un furbacchione (per di più voltagabbana sui diritti delle minoranze e delle donne) solo in cerca di continua pubblicità. Il problema della Rai non sono le sue intemerate contro la Lega, ma il fatto che se dipendesse dal Tg1, primo organo di informazione del servizio pubblico, gli italiani non saprebbero che la magistratura italiana è alle prese con il più grave scandalo della sua storia. In Rai non censurano Fedez - che infatti ha potuto tranquillamente dire il suo pensiero partigiano -, ma censurano (salve rare eccezioni, ovviamente guardate con sospetto) le notizie essenziali per la democrazia. Per non parlare dei programmi spacciati per grande giornalismo di inchiesta, che altro non è che giornalismo a tesi. E guarda caso le tesi sono sempre contro i soliti noti (Berlusconi, Salvini, Renzi), mentre i potenti del momento cioè i padroni vengono protetti da una cortina di silenzio.

Altro che Fedez, io mi indigno per il silenzio sul caso di Piercamillo Davigo, giudice integerrimo beccato a fare cose che, se fatte da altri, lui li avrebbe ammanettati sul posto. A quando una ricostruzione degli affari di Giuseppe Conte (basterebbe copiare l'inchiesta del collega Fittipaldi su Domani)? Per saperne di più sulle disavventure del figlio di Grillo bisogna andare oltre il tasto tre del telecomando, per non parlare del diverso trattamento riservato alle disgrazie delle Regioni in materia di lotta al Covid in base all'appartenenza politica dei governatori.

Più che «fuori la politica dalla Rai» bisognerebbe dire «fuori la Rai dalla politica». Ma siccome è impossibile, non guasterebbe provare a riequilibrare un po' i pesi. La foto di Renzi all'autogrill con un faccendiere, mostrata da Report su RaiTre, mi incuriosisce, ma anche quella di Davigo che maneggia in modo anomalo verbali secretati su una presunta loggia di magistrati potrebbe valere non dico una puntata, ma almeno un servizio in seconda serata.

Così, per completezza di informazione.

Commenti