Strage in discoteca

Ancona, il minore dello spray urticante è in stato di fermo per droga

Il figlio del gestore: "Lo spray usato dopo il furto di una catenina". I pm ipotizzano il reato di omicidio preterintenzionale

Ancona, il minore dello spray urticante è in stato di fermo per droga

Ora inizia a essere tutto più chiaro. Gli inquirenti stanno mettendo insieme i pezzi di un puzzle complicatissimo. Passo dopo passo hanno stretto il cerchio intorno al ragazzo che ha spruzzato lo spray urticante nella discoteca "Lanterna Azzurra" scatenando il panico che è poi degenerato in una strage senza precedenti. Quel giovane, un 17enne, è ora nelle mani delle forze dell'ordine: dopo essere stato individuato e identificato il ragazzino, che è residente nella provincia di Ancona, è stato fermato per reati di droga. Adesso, però, rischia l'incriminazione per omicidio preterintenzionale.

Proseguono serrate le indagini sulla strage nella discoteca di Corinaldo che ha fatto sei vittime e decine di feriti di cui sette versano in gravi condizioni. Secondo le prime testimonianze raccolte, qualcuno avrebbe spruzzato dello spray urticante, facendo esplodere il panico. Nella calca sono morti cinque adolescenti e una mamma di 39 anni che erano andati nel locale per assistere al concerto del trapper Sfera Ebbasta. Subito dopo la tragedia diversi testimoni hanno riferito agli inquirenti di "una persona incappucciata" che avrebbe spruzzato una sostanza urticante che ha reso l'aria del locale "irrespirabile". Un gesto folle che, secondo la ricostruzione fatta dal figlio del gestore, sarebbe servito a coprire il "furto di una catenina". È stato identificato grazie a un video che lo immortalava in mezzo alla folla. Secondo alcuni si muoveva tra le altre persone nascosto da un cappuccio, secondo altri indossava un cappello e una maschera.

Sull'identificazione del minore che ha spruzzato lo spray urticante con la bomboletta, che oggi è stata ritrovata nella discoteca "Lanterna azzurra", c'è però ancora molta cautela da parte degli investigatori. A lui sarebbero arrivati grazie a un soprannome con cui era conosciutissimo tra i ragazzi presenti nella discoteca. Dopo aver subito una perquisizione, il giovane sarebbe infatti in stato di fermo per reati di droga e non per quanto successo all'interno del locale di Corinaldo. A quanto apprende l'agenzia Adnkronos sarebbe stato trovato in un residence sulla costa, non lontano da Senigallia, con addosso eroina, cocaina e contanti.

Secondo quanto riporta l'agenzia Ansa, poi, il suo nome, che resta coperto dal segreto istruttorio, non sarebbe stato ancora inserito nel registro degli indagati.

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