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Gli Usa offrono protezione agli avvistatori di Ufo

L'auspicio è che militari, piloti e contractor condividano le informazioni in loro possesso senza il timore di ripercussioni. Pronto un emendamento per le garanzie

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Anominato sicuro per gli "avvistatori di Ufo". Segretezza garantita sulle informazioni in loro possesso. Dagli Stati Uniti arriva la proposta che - nelle intenzioni - dovrebbe favorire l'afflusso di segnalazioni sui fenomeni aerei non identificati (Uap) e su alcune inspiegabili presenze volanti finite anche all'attenzione del Pentagono. Ad avanzarla, un esponente repubblicano ossessionato dalla tematica Ufo, Mike Gallagher, il quale ha introdotto uno specifico emendamento al Defense Authorization Act.

La convinzione del politico statunitense è che tale modifica agevolerà "la segnalazione degli Uap" agli enti statali, offrendo protezioni e garanzie agli informatori. L'idea di fondo è infatti quella che l'aninimato possa spingere soldati, piloti aerei e contractor a condividere i dettagli di quei fenomeni inspiegabili di cui sono stati testimoni, senza temere le ripercussioni per l'eventuale tradimento del segreto militare. Fino a ora, l'argomento era strettamente legato ai vincoli d'ingaggio e al divieto di diffondere notizie su presunti avvistamenti sospetti nel cielo. Per questo, secondo lo stesso deputato Gallagher, l'emendamento sarebbe un incentivo offerto anche a quei dipendenti governativi a conoscenza di informazioni top secret.

L'idea che gli Stati Uniti abbiano avuto rapporti segreti con alieni è un vecchio cavallo di battaglia del senatore Gallagher, da tempo sostenitore di istanze politiche sull'argomento. Come richiesto dall'emendamento dell'esponente repubblicano, alle agenzie federali e agli apparati di governo verrebbe vietato di intraprendere azioni legali e disciplinari contro coloro che segnalano incidenti sospetti e informazioni sui fenomeni aerei non identificati. In ogni caso, qualsiasi soffiata verrebbe prima controllata "per prevenire segnalazioni pubbliche non autorizzate o compromissione di sistemi militari e di intelligence".

I funzionari del Pentagono avevano a lungo negato che esistesse un dossier di prove riguardanti la vita aliena. Lo stesso dipartimento della difesa Usa, però, nel 2020 aveva pubblicato una serie di video in cui piloti di caccia militari segnalavano "qualcosa che si muoveva" nella loro visuale, senza possibilità di dimostrazione effettiva di una presenza extraterrestre. L'argomento è tornato recentemente alla ribalta con una clamorosa udizione del maggio scorso nella quale il Pentagono annunciava la rilevazione, da parte dell'intelligence americana, di 144 "fenomeni aerei non identificati" dal 2004 a oggi.

A inizio giugno, poi, l'ulteriore notizia che aveva mandato in fibrillazione i sostenitori dell'esistenza della vita aliena, ovvero il lancio di una collaborazione tra Nasa e Pentagono (con lo stanziamento di 100mila dollari solo per i primi nove mesi) con l'obiettivo di indagare proprio sugli avvistamenti Ufo.

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