Cronache

L'omaggio al poliziotto morto nella rapina rom. Il figlio: "Dov'è babbo?"

"Dove sta babbo?", chiede il figlioletto dell'agente, mentre i lampeggianti blu delle pantere si avvicinano all'abitazione: le sirene risuonano nel quartiere, l'ultimo straziante omaggio per il collega deceduto

L'omaggio al poliziotto morto nella rapina rom. Il figlio: "Dov'è babbo?"

Sono immagini strazianti quelle dell'omaggio reso a Napoli dai colleghi di Pasquale Apicella, l'agente di 37 anni deceduto durante un inseguimento in auto nella notte tra gli scorsi domenica 26 e lunedì 27 aprile.

Sono le 4 del mattino quando il poliziotto, insieme al collega assistente capo coordinatore Salvatore Colucci, interviene al volante di una pantera per cercare di sventare un tentativo di furto da parte di 4 rom nell'agenzia della Credit Agricole di via Abate Minichini. I malviventi, a bordo di un'Audi A4, sfondano la vetrina per prendere di mira direttamente il bancomat. È a quel punto che scatta l'allarme e che dalla centrale parte la prima volante. Braccati, i rapinatori cercano di evitare la cattura ed imboccano ad altissima velocità e nel senso opposto di marcia via Calata Capodichino, scontrandosi frontalmente con l'auto della polizia.

Un impatto tremendo, in seguito al quale Pasquale Apicella perde la vita mentre il collega, trasportato al Cardarelli, viene assistito e medicato dal personale sanitario. Anche due dei malviventi restano feriti, e finiscono in ospedale.

Immediate le investigazioni, partite con l'acquisizione delle immagini delle videocamere di sorveglianza, che hanno documentato la responsabilità dei rom, due dei quali risultano ora indagati per tentata rapina, resistenza a pubblico ufficiale ed omicidio volontario. Tuttora al vaglio la posizione degli altri due, provenienti, così come i primi incriminati, dal campo rom di Giugliano, che risulta sgomberato dallo scorso anno.

Pasquale Apicella lascia una moglie di 32 anni e due figli piccoli, un bimbo di 6 anni e la sorellina di pochi mesi. Dal balcone di casa, la famiglia assiste in lacrime alla parata delle auto della polizia di Stato, che giungono in colonna e con i lampeggianti attivati, in un momento toccante e di grande emozione.

"Senti, arrivano, ti prende zia che mamma non ce la fa", dice la sorella dell'agente al bambino, mentre le pantere si avvicinano. "Dove sta babbo?", chiede il piccolo con la convinzione che anche il papà possa trovarsi a bordo di una delle auto. "Babbo non c'è, sono venuti a salutare a casa di papà, hai visto? Ora ti fanno il saluto militare", gli risponde uno dei parenti, mentre i poliziotti escono dalle pantere e si mettono sull'attenti.

Strazianti le grida e le lacrime della moglie di Pasquale, distrutta dall'inconsolabile dolore dell'improvvisa perdita.

Gli agenti azionano le sirene, che risuonano tra le vie del quartiere, e porgono il saluto militare, rivolti verso il balcone dove si trovano i parenti del collega deceduto.

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