Coronavirus

Durissimo affondo di Bertolaso "Arcuri? Lì ce l'hanno messo..."

"È come se lei mi mette all'Agenzia delle Entrate e mi dice 'Bertolaso mi sistema l'Irpef?' Io non so manco cos'è l'Irpef", spiega l'ex capo della Protezione civile

Durissimo affondo di Bertolaso "Arcuri? Lì ce l'hanno messo..."

Non le manda certo a dire Guido Bertolaso il quale, durante l'intervista concessa a "Quarta Repubblica", programma in onda su Rete4, ha replicato alle accuse piovute sul suo operato in occasione delle prime fasi della pandemia durante la scorsa primavera e criticato l'inefficienza del governo ed in particolar modo del commissario straordinario Domenico Arcuri. Si parte dal discorso relativo alla realizzazione dell'ospedale nella Fiera di Milano, una struttura tirata su senza l'ausilio di contributi pubblici ma comunque ampiamente criticata da giornalisti come Marco Travaglio ed Andrea Scanzi, oltre che da Pd e CinqueStelle.

"Non mi sono avvilito quando mi criticavano e mi attaccavano, non mi esalto oggi", spiega Bertolaso a Nicola Porro."Chi fa questo mestiere che io ho fatto per circa 20 anni sa benissimo che non bisogna lasciarsi influenzare nè dagli elogi nè tantomeno dalle critiche e potrei dire anche calunnie. Tutte le attività che io ho portato avanti", aggiunge l'ex capo della Protezione civile, "sono sempre state oggetto di grande critica. Forse perché sono abbastanza indipendente e autonomo, quindi io cerco di fare solo quello che serve davvero per i miei concittadini. Non me ne può fregare di meno dei partiti o dei politici".

Gli ospedali anti-Covid allestiti nel corso della prima ondata sono un salvagente, aggiunge Bertolaso. "Abbiamo davanti a noi un'epidemia di cui ancora non sappiamo tutto. Sapevamo che si sarebbe ripresentata, cosa che purtroppo sta accadendo, e quindi sapevamo che c'era la necessità di incrementare la disponibilità di posti letto".

"In questi giorni stiamo anche vedendo delle bizzarre interpretazioni. Quando noi leggiamo che nelle terapie intensive sono occupati solo il 10% dei posti non consideriamo che comunque i rimanenti posti nel reparto non sono disponibili per gli altri malati, magari colpiti da ictus e da infarto, che non sarebbero certo compatibili con un positivo al Covid". In pratica il rischio messo in luce stamani in un'altra intervista da Giuseppe Remuzzi. Le terapie intensive per gli affetti da Covid sono terapie interamente dedicate a causa dell'elevato rischio contagio per gli altri pazienti, come conferma anche Bassetti, presente in studio.

Bertolaso alza il tiro quando si tocca il tasto dell'emergenza sanitaria:"Da un lato c'è l'emergenza", dice a Porro l'ex capo della Protezione civile, "dall'altro la decisione. In questo Paese non abbiamo ancora deciso chi deve stabilire il lockdown secondo il Dpcm di ieri. Le decisioni che io ho letto finora sono quelle di scaricare sui sindaci la responsabilità di determinare certe chiusure, poi arrivano i divieti di fare tante cose: il divieto di fare sport, la regola di andare in ristorante in non più di 6 persone...".

"Lei è contro?", chiede il conduttore, al quale Bertolaso replica spiegando che l'emergenza si sarebbe dovuta prevenire con un lavoro costante durante l'estate. "Bisognava preparare il paese a farsi trovare pronto per affrontare tutte queste problematiche. Non è accaduto. Vogliamo parlare della App Immuni? La tracciabilità è fondamentale in questi casi, ma ormai è completamente saltata. Ci siamo affidati a questa Immuni che è stata, come diciamo a Roma, 'una sola' pazzesca. Non funziona".

Lavorare alacremente, questo è mancato, secondo Bertolaso: "Sa cosa mi dicevano i vari presidenti della Regione quando ero responsabile della Protezione civile? 'Tu corri troppo, non riusciamo a starti dietro'. E questo deve essere lo slogan per chi fa emergenza. Non stiamo parlando di investimento, di un'attività produttiva, nelle quali Arcuri è probabilmente bravissimo. Stiamo parlando della nostra vita, del futuro dei nostri giovani, del futuro del nostro Paese. L'emergenza va gestita da gente che conosca il proprio mestiere, che vada oltre i confini della burocrazia". "E Arcuri questo non l'ha fatto?", incalza Porro. "Ma Arcuri lì ce lo hanno messo. È come se lei mi mette all'Agenzia delle Entrate e mi dice 'Bertolaso mi sistema l'Irpef?' Io non so manco cos'è l'Irpef.

E lo stesso Arcuri che ne sa di ventilatori, di tamponi, di vaccini antinfluenzali?".

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