Cronache

Arezzo, coppia dimentica neonato nell'androne: salvato dai passanti nella notte

Il padre del piccolo, un argentino di 40 anni, si sarebbe presentato nella pediatria dove è stato ricoverato il figlio poche ore dopo il ritrovamento dicendo di aver scordato il bimbo nell'ovetto

Arezzo, coppia dimentica neonato nell'androne: salvato dai passanti nella notte

Qualcuno aveva notato l'ovetto, cioè quell'oggetto indispensabile per trasportare i bambini appena nati, adagiato davanti al portone di un palazzo. Al suo interno, però, c'era un neonato di quattro mesi, da solo, rimasto fuori nel freddo invernale. È accaduto questa notte ad Arezzo, intorno alle 2, quando un gruppo di ragazzi, ritrovando il piccolo, hanno deciso di portarlo immediatamente all'ospedale San Donato della città, dove il bimbo è stato ricoverato in pediatria.

La corsa in ospedale

Secondo quanto riportato da La Nazione, il bambino non sarebbe stato abbandonato ma soltanto dimenticato nei pressi dell'androne del palazzo di via Po, nella strada del Saione, dove vivono i suoi genitori, un uomo di origini argentine di 40 anni e una donna 24enne (entrambi da tempo residenti nella città toscana). Ad assicurare che nessuno aveva intenzione di liberarsi di quel figlio è stato il padre del neonato, corso nella struttura ospedaliera appena venuto a sapere dell'accaduto.

La "dimenticanza"

Il 40enne argentino, che con la moglie ha già un altro bambino piccolo, è arrivato nel reparto di pediatria intorno alle 6 del mattino. Lì, al personale che si è preso cura del figlio appena nato, avrebbe chiarito la posizione della famiglia. Secondo quanto riportato dall'uomo, i genitori, una volta rientrati nella loro abitazione, avrebbero dimenticato l'ovetto con il bambino al suo interno e non si sarebbero accorti della sua assenza in casa.

Il primo caso in città

Prima dell'arrivo del padre, cioè appena il piccolo aveva fatto il suo ingresso in ospedale, erano partite le prime indagini per individuare i genitori o chi, magari in condizioni di disagio sociale, avrebbe potuto preferire abbandonarlo nella notte davanti al portone di un palazzo. Ma, alla fine, la svolta nel caso si è concretizzata con l'arrivo del padre. In base a quanto ricostruito dal quotidiano toscano, ad Arezzo non si sarebbe mai verificata una situazione simile.

L'episodio sul nastro trasportatore

Nel 2013, invece, una circostanza simile, anche se con un esito decisamente più triste e drammatico, si era verificata nell'aeroporto di Alicante in Spagna, dove una coppia aveva dimenticato il figlio di pochi mesi sul nastro trasportatore delle valigie. Secondo quanto riportato dal Corriere della sera, in quel caso, il bimbo di cinque mesi aveva perso la vita nello scalo di El Allet. Secondo fonti della Croce Rossa e della Guardia Civile, che avevano aperto un'inchiesta su quel decesso, si sarebbe trattato di una tragica dimenticanza dei genitori, un uomo e una donna di origine statunitense, con un altro figlio minore, provenienti da Gatwick, nel Regno Unito. In base alle ricostruzioni, la madre del neonato aveva appoggiato il port enfant sulla cinghia di trasmissione dei bagagli, che in quel momento era ferma. Quando, però, il dispositivo è stato rimesso in moto, la donna era troppo lontana dal figlio.

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