Arrestata la criminologa Angela Tibullo: legata alle cosche

La donna aveva creato un sistema criminale, che comprendeva medici e funzionari, con l'intento di favorire gli affiliati detenuti

Arrestata la criminologa Angela Tibullo: legata alle cosche

Aspirava a diventare la "regina delle carceri", Angela Tibullo, la criminologa arrestata questa mattina a Reggio Calabria, nell'ambito di una maxi operazione dei carabinieri, contro le cosche della 'ndragheta Cacciola e Grasso, operanti nella piana di Gioia Tauro.

La donna è stata accusata di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, corruzione in atti giudiziari e intralcio alla giustizia, aggravati dalle finalità mafiose. Secondo gli inquirenti, infatti, la nota criminologa avrebbe messo in atto un vero e proprio "sistema criminale", aggregando professionisti, medici o funzionari compiacenti. Nessun vincolo familiare legava la Tibullo alle cosche mafiose, che era mossa solamente dall'ambizione. Dagli approfondimenti svolti dai militari dell'Arma, risulta che il ruolo della donna sia stato determinante nelle dinamiche di associazione e nel perseguimento degli interessi illeciti di alcune cosche di 'ndrangheta.

Sembra infatti che la criminologa consentisse ai suoi assistiti detenuti vantaggi penitenziari, come un regime domiciliare, o il trasferimento in carceri più consoni. In particolare, la donna avrebbe permesso ai detenuti affiliati alle cosche di ottenere la scarcerazione, per incompatibilità col regime carcerario, redigendo false consulenze e corrompendo medici e periti che erano chiamati a valutarne lo stato di salute. Non solo.

La donna avrebbe anche portato all'esterno delle carceri alcuni messaggi dei detenuti. Le indagini avrebbero provato che tali comportamenti non erano occasionali, ma reiterati nel tempo.

Angela Tibullo, 36 anni, è nota per essere stata la criminologa che ha seguito il caso della morte della piccola Fortuna Loffredo.

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