Cronache

Arrestato l'ex br Maurizio Di Marzio. Era sfuggito a blitz "Ombre rosse"

Convinto di poter raggiungere la prescrizione, l'uomo non si era fatto trovare a casa lo scorso aprile, ma il provvedimento della Corte d'Assise di Roma ha scombinato i suoi piani

Arrestato l'ex br Maurizio Di Marzio. Era sfuggito a blitz "Ombre rosse"

È stato finalmente tratto in arresto Maurizio Di Marzio, l'ultimo ex terrorista per cui l'Italia aveva chiesto l'estradizione. Secondo quanto riferito da alcune fonti di via Arenula alle principali agenzia di stampa, l'uomo sarebbe stato fermato questa mattina a Parigi dalle autorità locali.

Riuscito a sfuggire all'operazione che lo scorso aprile aveva portato al fermo di nove ex brigatisti condannati in Italia e fuggiti in Francia, Di Marzio era risultato introvabile. Non solo. Per le autorità italiane era addirittura svanita la possibilità di estradizione del soggetto in caso di cattura, dato che il 10 maggio era scattata la prescrizione.

Il provvedimento depositato lo scorso 8 luglio dalla Corte d'Assise di Roma, tuttavia, ha stabilito che la pena nei confronti dell'ex Br non era ancora prescritta, motivo per cui la questione è stata riaperta.

Chi è Di Marzio

59 anni, di origini molisane, era stato condannato per i reati di banda armata, associazione sovversiva, sequestro di persona e rapina. Sfuggito all'operazione "Ombre rosse" scattata lo scorso 28 aprile, aveva fatto perdere le proprie tracce. Lo scorso 10 maggio, inoltre, per i reati a lui ascritti era prevista la prescrizione, motivo per cui l'uomo aveva buone ragioni per riternersi ormai fuori pericolo. Il provvedimeto della Corte d'Assiste ha tuttavia scombinato i suoi piani.

Stando a quanto riferito dalle autorità, il nome di Maurizio Di Marzio è collegato all'attentato del 1981 che portò alla morte del dirigente dell'ufficio provinciale del collocamento di Roma Enzo Retrosi. Non solo. Di Marzio partecipò anche al tentato sequestro del vicecapo della Digos della capitale Nicola Simone, nel 1982. "Un brigatista travestito da postino, con divisa e blocchetto delle ricevute in mano, bussò verso le 15. Simone guardò prima attraverso lo spioncino poi aprì, ma in pugno aveva la sua 38 special perché non si fidava", aveva raccontato il quotidiano L'Unità, come ricordato da Ansa.

Fuggito in Francia, l'ex Br si era rifatto un vita, pur avendo già subito, su richiesta dell'Italia, un arresto nel 1994."Ho fatto un mare di sciocchezze e non le ripeterei, ma sono cambiato", è quanto aveva raccontato nel corso di un'intervista concessa a Panorama. A Parigi, Di Marzio ha infatti era divenuto il titolare di un ristorante, il Baraonda.

Lo scorso 28 aprile, per evitare l'arresto ed arrivare all'agognata prescrizione, l'ex brigatista si era allontanato dalla propria abitazione, ed aveva scelto di abbandonare lì il proprio telefono cellulare.

Oggi, finalmente, la cattura da parte delle autorità transalpine.

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