Cronache

Gli immigrati "invadono" Lampedusa: cosa sta succedendo

Un'ondata di sbarchi straordinaria si sta verificando a Lampedusa, dove in poche ore sono arrivati 811 migranti. Hotspot già al collasso

Gli immigrati "invadono" Lampedusa: cosa sta succedendo

Per due settimane, nel Mediterraneo centrale le condizioni meteomarine non sono state agevoli, tanto che sulle coste italiane non si sono verificati sbarchi autonomi di carrette del mare provenienti dal nord Africa. Con il miglioramento del tempo, però, sono bastate appena 48 ore per riportare l'hotspot di Lampedusa in condizioni di emergenza. Da venerdì, infatti, gli sbarchi si susseguono senza sosta sulla più grande isola delle Pelagie, dove sono arrivati oltre 800 migranti, che hanno messo alla prova la macchina dell'assistenza.

Può essere considerato un prologo di ciò che succederà da ora in poi, quando le condizioni del mare si stabilizzeranno con l'avvento della bella stagione, dopo l'ondata straordinaria dell'ultimo anno. E intanto anche le navi delle Ong hanno ripreso a lavorare e si preannunciano nuove richieste di porto sicuro all'Italia. Ieri alla nave Geo Barents, con 113 migranti a bordo, è stato assegnato il porto di Augusta.

Gli ultimi sbarchi si sono verificati nella notte tra sabato e domenica, quando a Lampedusa sono arrivati 247 migranti a bordo di tre diverse imbarcazioni. I primi 55, tutti uomini ed egiziani, sono stati tratti in salvo dagli uomini della capitaneria di porto a 28 miglia dall'isola. Dopo il trasbordo, poco dopo la mezzanotte, sono stati accompagnati sul molo Favaloro e da lì, dopo il primo triage sanitario, all'hotspot di cala Imbriacola. A distanza di mezz'ora circa da questo evento, sempre un'altra motovedetta della guardia costiera ha soccorso 87 persone, tra cui 3 minori. Hanno dichiarato di provenire da Egitto, Siria, Bangladesh e sono stati rintracciati a 35 miglia dalla costa a bordo di una barca di 12 metri lasciata alla deriva.

La capitaneria di porto ha effettuato l'ultimo intervento della notte poco prima dell'alba, quando ha intercettato e soccorso la terza imbarcazione a 35 miglia da Lampedusa con a bordo 105 migranti, tra cui 7 donne e 13 minori. Proverrebbero da Egitto, Siria, Sudan, Somalia, Niger ed Eritrea. Anche loro, come tutti gli altri, sono stati portati nell'hotspot dell'isola, che per settimane è rimasto vuoto per poi riempirsi in poche ore ben oltre la sua capienza massima, che è di 250 persone.

Infatti, nelle ore precedenti c'erano stati altri 11 sbarchi con altrettante carrette del mare, che hanno portato il numero di migranti che hanno raggiunto Lampedusa in 48 ore a 811. Si tratta prevalentemente di uomini provenienti dal nord Africa e dalle regioni sub-sahariane. Nel pomeriggio di ieri, quando già la situazione di profilava complicata, il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, ha lanciato un appello all'Europa: "Siamo di fronte a una situazione eccezionale.

Voglio ringraziare quanti a Lampedusa si stanno impegnando nelle operazioni di soccorso e di accoglienza sia mare che qui sull'isola, e ritengo che lo stesso debbano fare l'Italia e l'Europa: quando predispongono misure di solidarietà internazionale e di accoglienza umanitaria, si ricordino di guardare a quello che avviene a sud, nel cuore del Mediterraneo".

Commenti