Cronache

AstraZeneca, il Cts si sveglia. Stop e seconda dose, cosa è stato deciso

Il Cts ha deciso che il vaccino AstraZeneca non dovrà essere somministrato al di sotto dei 60 anni: per le seconde dosi ok a Pfizer

AstraZeneca, il Cts si sveglia. Stop e seconda dose, cosa è stato deciso

La morte della 18enne di Genova ha imposto necessariamente una riflessione sull'utilizzo dei vaccini a vettore virale. La questione non è nuova ed è stata sollevata già nei mesi scorsi, tanto che Aifa aveva suggerito la somministrazione per i soggetti con più di 60 anni. Sconsigliarne l'utilizzo al di sotto di questa età non equivale a vietarlo e nell'ottica di dare un'accelerata decisa alle vaccinazioni nel Paese sono stati organizzati svariati open day AstraZeneca per i giovani. È emblematico il caso di Bologna, in cui si sono verificati straordinari assembramenti tra i giovani vogliosi di ricevere la loro dose.

Ora però cambia tutto e il Cts ha convocato una riunione d'urgenza per fare il punto sulla situazione e decidere sull'eventuale blocco delle somministrazioni AstraZeneca per i più giovani. La riunione è stata convocata per le 13 e a lungo si sono confrontati gli esperti del Comitato tecnico scientifico e per dare un'indicazione chiara e precisa al ministro Speranza, al quale spetta la decisione definitiva. È lui a firmare la circolare finale. L'orientamento del Cts, dopo mesi di tentennamenti, suggerimenti e consigli è di bloccare la somministrazione del vaccino AstraZeneca per chi ha meno di 60anni, compreso ciò che riguarda le seconde dosi. "Dopo prima dose AstraZeneca, altri vaccini per chi ha meno di 60 anni", ha comunicato Franco Locatelli al termine dell'incontro. Roberto Speranza nel suo intervento durante la conferenza stampa ha dichiarato che le raccomandazioni del Cts sul vaccino AstraZeneca "saranno tradotte in maniera stringente".

Chi ha già ricevuto la prima dose del vaccino di Oxford e ha meno di 60 anni, quindi, dovrà effettuare il richiamo con un altro vaccino, ossia Pfizer o Moderna, che sono gli unici due non a vettore virale attualmente approvati in Italia. Una decisione che impatta necessariamente con il piano vaccinale di Francesco Paolo Figliuolo, che dovrà ora rimodulare le stime e le previsioni, considerando che i vaccini a mRna disponbili sono in misura inferiore rispetto a quelli AstraZeneca, sui quali l'Italia ai tempi di Domenico Arcuri aveva basato il suo piano vaccinale. Alla conferenza a Palazzo Chigi ha partecipato anche il generale Figliuolo, che ha confermato le parole di Franco Locatelli: "Astrazeneca si utilizzerà solo per i soggetti over 60"

Le sollevazioni dei governatori, che si erano affidati alle indicazioni per procedere con gli open day AstraZeneca per i giovani e giovanissimi hanno portato a tre giorni di riunioni da parte del Cts, sollecitato anche da Roberto Speranza ad analizzare ulteriormente la situazione dopo gli ultimi casi avversi. Gli esperti del Cts hanno preso in esame i casi indicati ma anche gli studi tedeschi e sono arrivati alla conclusione che è necessario sospendere la somministrazione di AstraZeneca nei giovani.

Ora esta da capire come verrà organizzata la campagna vaccinale delle prossime settimane e quali saranno le nuove tempistiche, considerando la scarsità di dosi Pfizer e Moderna.

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