Cronache

Avellino, si stacca plafoniera dal soffitto della scuola: ferita un’alunna

L’episodio ha scosso i familiari dei bambini che frequentano l’asilo, tanto che il sindaco Mario Marandino ha ordinato la chiusura del plesso scolastico

Avellino, si stacca plafoniera dal soffitto della scuola: ferita un’alunna

Momenti di panico in una scuola dell’infanzia di Sant’Angelo dei Lombardi, nell’Avellinese, durante la pausa pranzo. Una plafoniera si è staccata dal soffitto dell’aula e ha colpito di striscio una piccola alunna, ferendola leggermente. Immediatamente soccorsa dalle maestre è stata trasportata nel vicino ospedale di Frangipane. L’episodio ha scosso i familiari dei bambini che frequentano l’asilo, tanto che il sindaco Mario Marandino ha ordinato la chiusura del plesso scolastico fino a martedì prossimo, per permettere ai tecnici di verificare la staticità di tutto l’impianto di illuminazione interno e procedere alla messa in sicurezza.

Qualche mese fa, fece il giro dei social network il video pubblicato da un alunno del liceo classico “Torquato Tasso” di Salerno, in cui si vede una plafoniera che penzola pericolosamente sui banchi di un’aula dopo essersi staccata dal soffitto, rimanendo appesa ad un filo elettrico. L’episodio accadde durante l’ora di lezione e provocò sconcerto e preoccupazione tra gli alunni di quinta, che scapparono via urlando nel momento in cui la lampada cadde.

Il liceo ginnasio "Torquato Tasso" è uno dei più antichi istituti scolastici della città di Salerno, situato in piazza San Francesco, nel rione Carmine, in un palazzo realizzato in epoca fascista. La scuola fu fondata nel 1811 da Gioacchino Murat, nel soppresso monastero della Maddalena, congiuntamente al convitto nazionale, rappresentando il più antico istituto medio laico di Salerno. Con l'unità d'Italia ebbe la veste giuridica di liceo-ginnasio parificato. Nell'anno scolastico 1874-75 il preside proveniva dal Trentino asburgico, mentre tra i professori di latino e greco vi erano due canonici. Nel 1923 il liceo si separò amministrativamente dal convitto nazionale in attesa di finanziamenti da parte del Comune per la costruzione della nuova e più adeguata sede.

L'edificio attuale che ospita la scuola si presenta di forma quadrata, con corte centrale e con gli angoli smussati nella parte frontale. La facciata esterna è caratterizzata da ordini di lesene e colonne con capitello corinzio, fregi ornamentali con motivi floreali ed edicole monumentali. Il vestibolo d'entrata ha una grande targa di bronzo che riporta il "Bollettino della Vittoria" della Grande Guerra; ai lati del vestibolo vi sono la sala d'udienza e l'ampia scala marmorea a due branche che porta ai piani superiori. All'interno dell'aula magna sono presenti dei medaglioni opera del pittore Pasquale Avallone, raffiguranti alcuni personaggi della storia cittadina. Il palazzo ha quattro piani (presenta un piano seminterrato, tre piani ed un piano attico sul fronte d'ingresso), per circa 22 metri d'altezza.

Oggi la struttura necessiterebbe di continua manutenzione. La stessa dirigente scolastica aveva espresso la sua preoccupazione sulle troppe responsabilità dei presidi in materia di sicurezza. I tecnici della provincia, dopo l’incidente della plafoniera, sono immediatamente intervenuti risolvendo il problema e verificando anche la staticità delle altre due lampade della classe.

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