Coronavirus

La supercazzola del sindaco di Avellino: "Ragazzi ubriachi, li calmavo..."

Il sindaco di Avellino Gianluca Festa, intervenuto a "Live Non è la D'Urso", ha spiegato di essere intervenuto per far rispettare le norme e riportare l'ordine

La supercazzola del sindaco di Avellino: "Ragazzi ubriachi, li calmavo..."

Quanto accaduto ad Avellino nella notte tra sabato e domenica ha ormai assunto rilievo nazionale scatenando indignazione tra gli italiani che in questi mesi hanno fatto sacrifici per rispettare le norme anti-coronaviurs.

Il maxi assembramento, in barba alle indicazioni per il contenimento dell’epidemia creatosi in via De Conciliis, pieno centro della città, e i cori da stadio lanciato da alcuni dei presenti contro Salerno, località a cui è storicamente legato il governatore della Campania Vincenzo De Luca, continuano a far discutere soprattutto perché tra le persone in strada vi era anche il sindaco Gianluca Festa.

Il primo cittadino, che alcuni giorni fa aveva emesso un'ordinanza per prolungare l'orario di apertura dei locali fino all'una del mattino in contrasto con le decisioni della scorsa settimana della Regione, si trovava in mezzo alla folla per far rispettare le misure per contenere il coronavirus.

Travolto nelle scorse ore da una valanga di critiche, Festa ospite di "Live Non è la D'Urso" su Canale 5 ha spiegato di essersi imbattuto "in quella movida 300 ragazzi che erano abbastanza euforici, c'era molto entusiasmo, qualcuno aveva anche alzato il gomito". Vista la situazione, il sindaco ha spiegato di aver chiamato "la municipale e la questura. Io non potevo girarmi dall'altra parte, ho deciso di intervenire".

Quando la D'Urso gli ha chiesto in che modo avesse agito per riportare l’ordine, visto che dal video si evincono i selfie del primo cittadino con i giovani, il sindaco del capoluogo irpino ha risposto:"Se non avessi parlato quel linguaggio a quei ragazzi...fare il selfie in quel momento ha significato per i primi 50 ragazzi allontanarsi, la seconda scena che si vede (in cui il sindaco è accerchiato a distanza dai giovani, ndr) è figlia della prima: sono riuscito a distanziarli e a calmare gli animi. Ho evitato un problema peggiore e c'ho messo la faccia".

Sui video, per chiare la vicenda, ora punterà l'attenzione anche la Prefettura, su invito dell'Unità di Crisi della Regione Campania che ha definito "grave" quanto accaduto ad Avellino. Le immagini sono ora al vaglio della Digos della Questura di Avellino. Acquisiti anche i filmati degli impianti di videosorveglianza presenti in via De Conciliis e quelli in rete sui social. Lo scopo è verificare se vi siano stati assembramenti e altri comportamenti contrari alle norme anti contagio. Saranno identificati i presenti per accertare eventuali responsabilità. Anche la posizione del sindaco Festa sarà verificata dagli investigatori che presenteranno un'informativa alla Procura di Avellino per i risvolti penali e al prefetto Paola Spena per eventuali provvedimenti amministrativi che riguarderebbe anche lo stesso primo cittadino.

Già ieri, quando il caso stava montando, attraverso un post su Facebook Festa aveva difeso il suo operato."C'è chi i giovani li demonizza senza ottenere risultati. Con loro sono a mio agio. Per questo ho deciso ieri sera di fare un sopralluogo per assicurarmi che la ripresa della movida avvenisse nel pieno rispetto delle regole. In un clima allegro e tranquillo, ho stimolato i giovani alla responsabilità e a continuare ad osservare le regole.

Mi sono trattenuto con loro con fare scherzoso e goliardico".

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