Cronache

La Azzolina è senza pace: ora è sotto attacco hacker

Il ministero dell'Istruzione e i profili social di Lucia Azzolina sono sotto attacco degli hacker. La denuncia è arrivata ieri alla polizia postale

La Azzolina è senza pace: ora è sotto attacco hacker

Per Lucia Azzolina non c'è tregua. Come se non bastassero i vari pasticci in tema scuola e gli annessi attacchi politici. Ora ci si mettono anche gli hacker. Sono due giorni che le strutture informatiche del ministero dell’Istruzione e i profili social della titolare del dicastero sarebbero nel mirino di pirati informatici. Il bersaglio degli hacker, secondo quanto riportato da Adnkronos, sarebbero alcune informazioni sensibili.

I primi segnali di tentativi di violare i sistemi di sicurezza informatici del ministero risalirebbero proprio all'inizio dell'anno scolastico. Prima i presunti hacker avrebbero inviato delle richieste sospette di cambio password inoltrate sui profili dei dipendenti del ministero. Ieri, poi, ci sarebbe stata l’offensiva informatica vera e propria: decine e decine di tentativi di furto d’identità e una serie di azioni per introdursi nei profili social, nelle caselle mail, nelle strutture informatiche.

Ma il ministero dell'Istruzione non è nuovo agli attacchi informatici, anche se, secondo quanto trapela da fonti investigative della polizia postale, la violazione in corso sembrerebbe “molto più strutturata e rilevante” delle precedenti. Tutto sarebbe partito qualche giorno fa dal deep web, quella porzione della rete dove è possibile agire indisturbati con la garanzia del completo anonimato. Da qui sarebbe stato dato l'input per attaccare direttamente la ministra Azzolina. Proprio nel momento in cui, con le scuole al via lo scorso lunedì 14 settembre, era già al centro del dibattito politico. La denucia degli strani episodi negli apprati informatici del ministero è stata inoltrata ieri alla polizia postale. Gli agenti avrebbero subito fatto partire le indagini, mettendo in guardia da possibili nuovi episodi nelle prossime ore. "Non ci spaventiamo e non ci faremo fermare neanche da questo tipo di aggressioni. Un ringraziamento alla polizia postale per la rapidità e la professionalità con cui sta gestendo questa vicenda", ha scritto la Azzolina su Twitter.

Secondo gli investigatori potrebbero addirittura arrivare telefonate da sedicenti dipendenti del governo per chiedere di scaricare file o di fornire informazioni. Ci sarebbe anche il rischio che email false a nome del dicastero vengano diffuse generando il panico. Tutto un sistema sofisticato con un unico obiettivo: dati sensibili e appropriarsi delle piattaforme del dicastero più scottante. E farlo nel momento in cui viale Trastevere è al centro dell'attenzione dell'intero Paese. Non bastavano il flop dei banchi rotanti e le annesse gaffe, le ordinanze dei governatori che si mettono di traverso, i tentativi di sfiduciarla, le bocciature del Tar e non solo.

Adesso ci si mettono anche gli hacker.

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