Cronache

"Ero in catalessi, l'ho gettato io dalla finestra": la babysitter di Modena confessa

Svolta choc nel caso di Soliera. Monca Santi, la tata del piccolo Tommaso di 1 anno ha ammesso di essere stata lei a lanciarlo nel vuoto. Sin dall'inizio l'atteggiamento confuso della donna aveva destato sospetti

"Ero in catalessi, l'ho gettato io dalla finestra": la babysitter di Modena confessa

"Ho preso Tommaso e l'ho lanciato dalla finestra, non so perché l'ho fatto, ho avuto un malore, una sorta di catalessi". Con queste parole la babysitter di Soliera, in provincia di Modena, ha confessato l'orribile gesto di martedì 31 maggio. Il bambino di 13 mesi si trova tuttora ricoverato all'ospedale Maggiore di Bologna in condizioni gravi seppur in non immediato pericolo di vita.

Monca Santi, di 32 anni e il piccolo si trovavano da soli nell'abitazione quando è avvenuta la tragedia: il piccolo è volato giù da tre metri d'altezza. Attorno alle 10.30 un vicino di casa aveva trovato la vittima lungo la via e priva di sensi. Sul posto erano arrivati i soccorsi e la madre sotto choc.

Già dai primi interrogatori gli inquirenti si erano concentrati sulle testimonianze della tata che sembrava avesse qualcosa da nascondere. I suoi racconti erano infatti apparsi subito sconnessi e confusi. Inoltre una colf aveva dichiarato di averla sentita pronunciare questa frase: "Ora il bambino è libero", parole che hanno fatto rabbrividire gli agenti. Nel corso delle indagini la donna ha chiesto più volte notizie del bambino. “Mi ha chiesto come stava il piccolo – aveva dichiarato il suo avvocato Francesca Neri al Corriere della Sera – e se era ancora ricoverato in ospedale, ma su quello che è successo ha un blackout totale”.

Adesso, però, è chiaro che la vicenda non sia stata frutto di un incidente e a far precipitare giù il piccolo sarebbe stata proprio la sua babysitter carpigiana. La donna ha scelto di fare dichiarazioni spontanee stamani davanti al giudice durante l'udienza di convalida che si è tenuta nel carcere di S.Anna. L'avvocato Neri non ha chiesto misure alternative al carcere. Il pm ha, infatti, chiesto la conferma della misura cautelare in cella per tentato omicidio, la difesa non si è opposta perché ritiene che questa misura “la possa maggiormente tutelare”.

Per la 32enne potrebbe essere richiesta una perizia psichiatrica.

Commenti