Cronache

Il giallo del reddito di cittadinanza a chi uccise Willy: "Basta assegni ai delinquenti"

I due fratelli, accusati di omicidio volontario per la morte di Willy, avrebbero percepito aiuti economici dallo Stato. Ma arriva la smentita: "Non sappiamo neanche cosa sia"

Il giallo del reddito di cittadinanza a chi uccise Willy: "Basta assegni ai delinquenti"

Vacanze a Palma di Majorca, esperienza in barca all'isola di Palmarola, bevute di champagne, giro sulla Costiera Amalfitana e a Positano in un albergo con colazione e vista da urlo, macchina con autista per trasferirsi durante le serate in locali dove brindare e mangiare, resort umbro da 250 euro a notte nella campagna di Marsciano, abiti alla moda e lusso senza freni. La domanda sorge spontanea: come avrebbero fatto i Bianchi a incassare il reddito di cittadinanza? All'Inps sarebbe bastato visionare le storie sul profilo Instagram di Gabriele, ad esempio, per rendersi conto che probabilmente i due fratelli non avevano bisogno di un aiuto economico da parte dello Stato.

Ma è giallo. I ragazzi dal carcere hanno voluto precisare la loro posizione. Stando a quanto riferito da Massimiliano Pica, i fratelli avrebbero affermato agli inquirenti: "Non sappiamo cos'è il reddito di cittadinanza, non l'abbiamo mai ricevuto i chiesto". Infatti il loro difensore ha fatto sapere: "In sede di interrogatorio i miei assistiti hanno affermato di non avere mai ricevuto il reddito di cittadinanza. Di non sapere neanche di cosa si tratta". Gli ha fatto eco l'avvocato Vito Perugini, difensore di Francesco Belleggia, che ha dichiarato: "Oggi ho avuto modo di parlare con il mio assistito il quale mi ha assicurato di non avere mai richiesto né, ovviamente, percepito il reddito di cittadinanza. In caso contrario lo avrei invitato a restituire il denaro ricevuto".

Le famiglie di Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli avrebbero percepito indebitamente la somma complessiva di 33mila euro come reddito di cittadinanza. Gli accertamenti compiuti dalla guardia di finanza hanno appurato che le famiglie dei quattro indagati avrebbero omesso di indicare tutte le informazioni dovute. Ecco perché sarebbero scattate le denunce per la violazione della legge sul reddito di cittadinanza. Nel frattempo all'Inps sarebbe stata inviata una segnalazione per il recupero delle somme dovute.

Le reazioni

"Reddito di cittadinanza ai mafiosi, purchè senza lavoro dichiarato, e nessun aiuto per commercianti, artigiani, partite Iva, imprese, lavoratori in ginocchio. Non ci sono più parole per descrivere il Movimento 5 Stelle e la loro ideologia distruttiva, vanno mandati a casa immediatamente". Questo il durissimo attacco arrivato dal deputato forizsta Giorgio Mulè, che si è così espresso dopo le recenti notizie di stampa secondo cui i fratelli Bianchi - accusati di omicidio volontario per la morte di Willy - avrebbero intascato il reddito di cittadinaza. Forti anche le parole di Mara Carfagna, vicepresidente di Forza Italia alla Camera: "Non è la prima volta che scopriamo che il 'reddito di delinquenza' finisce nelle tasche di criminali ed ex terroristi. Non è la prima volta che i Cinquestelle fanno finta di niente, continuando a rivendicare una misura pensata male e realizzata peggio".

Sulla questione è intervenuta pure Giorgia Meloni, che sui propri profili social ha commentato amaramente le indiscrezioni: "Apprendo dalla stampa che i quattro arrestati per l'omicidio di Willy prendevano il reddito di cittadinanza. Ma giravano in Suv e con abiti costosi. Willy, ragazzo di una famiglia umile, lavorava fino a tardi nella cucina di un ristorante. Va bene così?". Immediata la reazione di Matteo Salvini che si è rivolto senza mezzi termini a Pasquale Tridico, a cui ha criticato l'operato nel corso dell'emergenza Coronavirus: "Non hanno ancora pagato la cassa integrazione di aprile e maggio, ma dall’Inps elargivano redditi di cittadinanza ai quattro criminali. Il presidente dell’Inps si dimetta e il governo chieda scusa".

Il tutto era stato già anticipato da Augusto Minzolini. "C’è una voce, molto accreditata, che i 4 teppisti che hanno massacrato il povero Willy a Colleferro, beneficiassero del reddito di cittadinanza. Se fosse vero sarebbe un altro capolavoro del grillismo. Di quelli da incorniciare", aveva rivelato il retroscenista de ilGiornale prima dell'ufficialità. E un sostenitore pentastellato non aveva perso tempo per passare alle offese: "Questi ragionamenti li può fare solo un disagiato mentale". Ma la replica del giornalista è stata lapidaria: "Il suo è un reddito per stronz***. Prenda i soldi e almeno non rompa i cogli***".

Eppure i ragazzi sarebbero stati considerati sotto la soglia di povertà a cui fornire assistenza. Pare che la stessa situazione riguardi pure il padre e gli altri due arrestati per l'omicidio di Willy (il 22enne Mario Pincarelli e il 23enne Francesco Belleggia). A fare richiesta sarebbero stati i rispettivi capifamiglia che ora potrebbero essere indagati in caso di dichiarazioni mendaci. I ragazzi avevano più volte ostentato orologi e vari abiti firmati: ecco perché è scattata l'indagine patrimoniale, disposta dalla procura di Velletri con l'intento di fare chiarezza.

"Willy ucciso a calci e pugni"

Prima del folle pestaggio del 20enne i pm avevano aperto cinque fascicoli di indagine per Marco e tre per Gabriele: spaccio di stupefacenti, lesioni, rissa e porto di oggetti atti a offendere per uno; spaccio, rissa e minacce per l'altro. In particolare Marco nel maggio del 2018 fu arrestato dai carabinieri di Velletri per stupefacenti. Intanto il Comune di Colleferro ha organizzato una fiaccolata per commemorare Willy Monteiro Duarte e prosegue la raccolta fondi per sostenere le spese della famiglia.

L'autopsia avrebbe appurato che il giovane sarebbe stato ucciso a calci e pugni, con "gli aggressori che gli salivano sul corpo quando era ormai inerme", percuotendolo con "una serie di colpi ripetuti". La rissa, scoppiata nella notte tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro, sarebbe stata provocata da futili motivi: secondo quanto rivelato da Federico Zurma, ovvero l'amico che Willy voleva aiutare quando si è accorto che stava litigando con altri giovani, tre loro amiche sarebbero state "apostrofate in modo volgare da alcuni ragazzi".

Sarebbero stati poi i fratelli Bianchi a colpirlo con calci e pugni anche mentre era a terra.

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