Cronache

Bardo, Tunisi inchioda Touil: "Ha fornito armi per la strage"

La procura di Milano dà ragione a Touil: "In Italia il giorno della strage". Secondo la Tunisia, invece, avrebbe fornito le armi ai terroristi. È scontro

Bardo, Tunisi inchioda Touil: "Ha fornito armi per la strage"

Sembrano esserci pochi dubbi, ormai, sulla presenza Abdel Majid Touil in Italia il 18 marzo scorso. Stando a quanto emerge dai primi accertamenti svolti dalla procura e delle forze dell’ordine di Milano, che hanno dato esecuzione al mandato di arresto internazionale dell’autorità giudiziaria tunisina, i pm meneghini sarebbero propensi a credere che il 22enne si trovasse in Italia sia nel giorno della strage terroristica al museo del Bardo di Tunisi sia nei giorni precedenti e successivi. Cosa che non contrasterebbe con quanto sostenuto dagli inquirenti tunisini. "È un trafficante d’armi - rivela una fonte ufficiale tunisina - ha portato le armi per gli attentatori del Bardo dalla Libia alla Tunisia prima della data dell’attacco".

Domani è in programma, davanti ai giudici della V Corte d’appello di Milano, la prima udienza per la procedura di estradizione. Stando ai primi accertamenti, a detta di inquirenti e investigatori, emerge un quadro compatibile con la presenza in Italia nel giorno della strage e nei giorni immediatamente precedenti e successivi. E questo porterebbe ad escludere, quasi con certezza, che il giovane abbia avuto un ruolo da esecutore materiale. A rafforzare questa ricostruzione, ci sono, da quanto si è appreso, non solo le parole a verbale di alcuni insegnanti della scuola di italiano di Trezzano sul Naviglio, frequentata dal marocchino, ma anche i registri delle presenze in classe sequestrati dagli investigatori. Registri dai quali risulterebbe presente alle lezioni sia giovedì 19 marzo che lunedì 16 o martedì 17 marzo. Un quadro, quindi, compatibile, secondo gli inquirenti, con la sua presenza nel nostro Paese quando si è verificata la strage a Tunisi. Sono, comunque, in corso verifiche per capire se Touil abbia avuto o meno un ruolo nella pianificazione e nella preparazione dell’attentato e di quale tipo e da dove.

Dalla richiesta di arresto tunisina si evincono, per il momento, soltanto i titoli di reato di cui è accusato Touil, tra cui l’omicidio volontario e la partecipazione ad attività terroristica internazionale. Nulla è stato, invece, detto sulle fonti di prova che dovrebbero corroborare l’accusa. Non è, infatti, chiaro se a Touil venga contestato il ruolo di esecutore dell’attentato oppure un supporto logistico, ipotesi, quest’ultima, compatibile con la sua presenza in Italia il giorno della strage. Una fonte ufficiale tunisina, che ha chiesto di rimanere anonima, ha spiegato che il 22enne marocchino ha fornito le armi usate durante l'attentato facendole arrivare dalla Libia.

Quanto all’identità del ragazzo, gli investigatori sono in attesa di comparare le impronte prese al momento dell’arresto con quelle eventualmente in possesso delle autorità marocchine e tunisine.

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