Cronache

Il bistrot e le spese: così lo zio di Saman se la spassava a Parigi

Cosa faceva lo zio di Saman Abbas nella periferia di Parigi: l'uomo si sarebbe dato alla latitanza sì, ma lasciando numerose tracce di sé

Il bistrot e le spese: così lo zio di Saman se la spassava a Parigi

Come ha fatto lo zio di Saman Abbas a restare latitante per cinque mesi a Parigi? Dopo l’arresto di Danish Hasnain, restano molti interrogativi aperti sulla scomparsa della giovane pakistana che si opponeva al matrimonio forzato cui la costringeva la famiglia. E molti altri interrogativi si sono aperti.

Della quotidianità di Danish in questo tempo di latitanza si è occupato “Quarto Grado”. L’uomo, che è stato arrestato a Garges-Le-Gonesse, un quartiere alla periferia di Parigi, è stato ritrovato grazie all’ip, la “firma digitale” che è il segno di riconoscimento di ogni persona quando naviga su Internet, posta sui social, usa le chat di messaggistica istantanea.

Pare che gli abitanti del quartiere non conoscessero Danish, sebbene sembra che l’uomo, ritenuto il presunto killer della nipote, si aggirasse per le strade, recandosi al centro commerciale o al bistrot liberamente. Nel quartiere poi, abitava in una casa al piano terra di un condominio insieme ad altri quattro pakistani: questi quattro uomini sapevano di cosa è accusato Danish in Italia e che era ricercato dall’Interpol?

La paura e l’assenza

Sono tanti i sentimenti provati da Saqib, il fidanzato di Saman, un giovane che vive e lavora in Italia conosciuto dalla 18enne sui social. Dopo l’arresto di Danish, il giovane ha paura ma spera che si possa scoprire che fine ha fatto la sua amata.

Due giorni fa il mio avvocato mi ha avvisato via messaggio dell’arresto - ha spiegato il ragazzo - Ho paura per la mia famiglia in Pakistan, perché il padre, la madre di Saman e i loro parenti ora sono in Pakistan. È normale per loro uccidere. Vorrei far venire i miei famigliari in Italia. Saman aveva paura di Danish, ma ora credo che parlerà e dirà dov’è Saman. Lei mi manca troppo”.

Dove sono i genitori di Saman

Intanto è stata chiesta l’estradizione per i genitori di Saman, Shabar Abbas e Nazia Shaheen, che sono stati avvistati poco distante da Charanwala, in dei campi che appartengono appunto alla loro famiglia e dove lavorano contadini che in dialetto sono chiamati “gli schiavi”.

In particolare, le voci su Shabbar sono preoccupanti, anche se si tratta, appunto di voci: pare che sia stato visto aggirarsi nei campi di notte, ubriaco, e che sia anche molto violento. Sembra anche che abbia molestato alcune donne e che una notte abbia sparato dei colpi di arma da fuoco in aria.

Si ritiene che molti abbiano paura: Shabbar avrebbe perfino minacciato un amico perché questi aveva rilasciato un’intervista a “Quarto grado” in questi mesi.

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